spot_img
mercoledì, Febbraio 5, 2025

Oristano ha celebrato i 76 anni della Repubblica con una grande festa in piazza

Dall'intervento del prefetto Fabrizio Stelo alle consegne delle onorificenze, una festa che ha coinvolto tutti - FOTO

Numerosi partecipanti alla cerimonia in Piazza Eleonora Foto di Santino Virdis

Venerdì, 3 giugno 2022

Anche Oristano si è unita ieri ai festeggiamenti nazionali in occasione del 76° anniversario della Repubblica Italiana. Dopo due anni di limitazioni e restrizioni per via della pandemia, si sono potute svolgere sia i tradizionali riti militari che civili, con una grande festa che ha coinvolto tutti e alla quale hanno partecipato diverse autorità cittadine ed ecclesiastiche della provincia.

I festeggiamenti sono iniziati dalla mattina in piazza Mariano dove, alla presenza delle autorità civili e militari, si è tenuto l’alzabandiera, la deposizione della corona di fiori in onore ai Caduti e la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica.

La sera spazio poi alla cerimonia civile, con la discesa di un lungo tricolore dal palazzo degli Scolopi in piazza Eleonora a cura dei Vigili del fuoco, e la consegna delle onorificenze.

La cerimonia militare in Piazza Mariano – Foto di Santino Virdis

Il prefetto di Oristano, Fabrizio Stelo, ha aperto la cerimonia con una breve sintesi dei suoi primi due anni alla guida della Prefettura, ricordando il lavoro di squadra con il personale amministrativo, tutte le forze dell’ordine e le amministrazioni comunali, che sono state aperte al confronto e alla collaborazione, specialmente in momenti difficili come quelli legati alla pandemia o agli incendi dell’estate scorsa che hanno colpito e devastato il Montiferru.

Una riflessione poi è stata fatta dal prefetto Stelo a proposito dei giovani, che vanno ascoltati e non condannati e – soprattutto – resi partecipi e protagonisti attivi della vita sociale e cittadina, in quanto rappresentanti del nostro futuro. Dal prefetto anche un invito rivolto alla cittadinanza sul tema della sicurezza: denunciare sempre e comunque ogni forma di violenza di genere e domestica, maltrattamenti e abusi.

Tra gli interventi c’è stata la riflessione storica del professor Raimondo Zucca sulla situazione a Oristano nel 1946; la testimonianza del giovane Alessio Cozzolino, di Terralba, nominato Alfiere della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella nel 2020. Il suo intervento, dopo aver spiegato il perché siano così importanti i valori della Repubblica per i giovani, si è concluso con un invito ai suoi coetanei e alla rappresentanza dei giovani sindaci presente alla cerimonia di non smettere mai di credere nelle proprie potenzialità, di non demordere e non rinunciare mai ai propri valori e al diritto di farsi ascoltare.

Il sindaco di Terralba, il prefetto di Oristano e Alessio Cozzolino – Foto di Santino Virdis

Sulle note dell’Inno di Mameli e di Edoardo Bennato, passando poi all’Aida fino all’omaggio ad Ennio Morricone, i diversi intermezzi musicali, a cura dei maestri Gianbattista Longu (voce, violino e chitarra) e di Riccardo Zinzula (alle tastiere) si sono alternati ai vari interventi degli ospiti e alle consegne delle onorificenze, col coordinamento della conduttrice della serata Stefania Andolfo.

Il prefetto di Oristano, Fabrizio Stelo, insieme al sindaco di Oristano e di Santa Giusta, ha consegnato le medaglie mauriziane al merito di dieci lustri di carriera ai due capitani di corvetta, Nicola Ferri e Piero Ibba.

Consegna delle medaglie Mauriziane al merito di dieci lustri ai capitani di corvetta – Foto Santino Virdis

A seguire, si è svolta la consegna delle onorificenze al merito della Repubblica italiana a Mariantonia Frongia (alla presenza del sindaco di Samugheo), per il servizio prestato durante i suoi anni di carriera alla Prefettura di Oristano; e alla dottoressa Danila Congia, ex viceprefetto vicario (alla presenza del sindaco di Cuglieri) per il suo impegno dedicato all’amministrazione dell’Interno nel corso della sua carriera.

Un momento toccante è stato il conferimento della medaglia d’onore alla memoria di Francesco Grussu, internato nei lager di Gorliz (Waldemburg) per circa un anno e mezzo, dal 27 settembre 1943 all’8 maggio 1945. A ritirare la medaglia, alla presenza anche dei sindaci di Ales e Mogoro, la signora Eleonora Grussu, figlia dell’insignito.

La cerimonia in Piazza Eleonora – Foto di Santino Virdis

E sulle note di “Pitzinnos in sa gherra” – la celebre canzone dei Tazenda presentata al Festival di Sanremo nel 1992 – con lo stesso prefetto Fabrizio Stelo a sorpresa sul palco insieme ai musicisti, la 76° Festa della Repubblica si è conclusa con un auspicio di pace e speranza.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci qui il tuo nome

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.

ULTIME NOTIZIE