Sabato, 16 luglio 2022
La Federazione di Oristano del Partito della Rifondazione Comunista ha organizzato un’assemblea pubblica sul tema “La salute non è una merce. La sanità non è un’azienda”. L’obiettivo è stimolare l’impegno per ricostruire una sanità al servizio delle cittadine e dei cittadini, pubblica, unica, gratuita e universale.
Appuntamento venerdì 22 luglio, alle 19, al Coworking001 di via Garibaldi 51, a Oristano. All’incontro sarà presente il vicepresidente del Partito della Sinistra Europea, Paolo Ferrero. Coordinerà l’appuntamento il segretario federale del PRC di Oristano, Tore Meli.
Interverranno l’assessora Cultura e Sociale del Comune di San Vero Milis Cristina Cimino, la consigliera comunale di Oristano Francesca Marchi (Sinistra Futura per Oristano) e il referente regionale di Medicina Democratica Francesco Carta. Parteciperanno anche i rappresentanti del Comitato per la salute pubblica della provincia di Oristano, del Comitato per la difesa della sanità Marghine, di Sos Sanità Barbagia Mandrolisai e di Giovani per la sanità B.M.G.
“Da decenni governi di ogni tipo hanno svalutato la sanità pubblica a profitto di quella privata”, commenta il segretario della Federazione PRC di Oristano, Tore Meli. “Anche in Sardegna e in particolare nelle zone interne questo processo è andato avanti, persino in tempo di pandemia ancora in corso, quando maggiormente si sentiva, e si sente, il bisogno di efficienti strutture sanitarie”.
“Ancora oggi si prosegue su questa strada di tagli, di riduzione del personale, chiusura reparti, pronto soccorso chiusi, liste attesa interminabili e ticket regionali per studi medici convenzionati già esauriti nel primo semestre e dei servizi generali”, dice ancora Meli. “Per opporsi a tutto questo, e nel confermare che Rifondazione Comunista appoggia e sostiene l’operato dei comitati territoriali a difesa della sanità pubblica che operano quotidianamente con denunce e proposte e incontri con le autorità sanitarie e istituzionali per evidenziare le criticità del nostro sistema sanitario, ritiene che sussistano i presupposti per un fronte unitario che inverta il declino e la progressiva riduzione dei servizi sanitari e la deviazione delle finalità costitutive della riforma sanitaria del 1978”.
“Se è vero che la salute è un indicatore di democrazia”, conclude il segretario federale del PRC di Oristano, “i comitati a difesa della salute pubblica costituiti spontaneamente sono l’espressione degli interessi delle cittadine e dei cittadini per una società più equa e solidale rispettosa dei loro bisogni per una salute collettiva e individuale”.