Mercoledì, 27 luglio 2022
Prosegue a Oristano il cammino della ventiquattresima edizione di Dromos, il festival organizzato dall’omonima associazione culturale che tra luglio e agosto girerà la provincia sotto il titolo “Saltimbanchi “.
Domani – giovedì 28 luglio – alle 22 riflettori puntati in piazza Duomo su due stelle di prima grandezza della musica afro-cubana: Chucho Valdés e Paquito D’Rivera, amici nella vita e compagni musicali da circa sessant’anni; un sodalizio capace di conquistare più di 25 Grammy e Latin Grammy, tra molti altri importanti riconoscimenti.
Dopo un periodo di lontananza artistica durato circa dieci anni, i due hanno pubblicato “I Missed You Too” (Sunnyside, 2022), album congiunto in cui il pianista di Quivicàn e il sassofonista di Marianao si rincontrano musicalmente con una nuova registrazione e un tour facendosi affiancare, per l’occasione, da Diego Urcola alla tromba, José Armando Gola al basso, Dafnis Prieto alla batteria e Roberto Vizcaino Jr. alle percussioni. Il concerto di domani sera in piazza Duomo è realizzato con il sostegno del xomune di Oristano, in collaborazione con la Curia Arcivescovile di Oristano e il Museo Diocesano Arborense.
Il biglietto costa a 25 euro (più diritti di prevendita) e si può acquistare online sul sito di Dromos. Disponibile, a 50 euro, anche un mini abbonamento che comprende, oltre a quello di Chucho Valdés e Paquito D’Rivera, anche l’ingresso a due prossimi concerti: quello del fisarmonicista francese Richard Galliano, l’11 agosto all’anfiteatro di Tharros, e quello degli inglesi Incognito, gruppo storico dell’acid jazz, attesi l’indomani, venerdì 12, a Cabras.
Intanto, dopo il tutto esaurito per i concerti di Ludovico Einaudi del 4 e del 5 agosto all’anfiteatro di Tharros, è arrivato il sold out anche per la data del 3 agosto.
Gli artisti. Nonostante gli ottant’anni compiuti lo scorso 9 ottobre, il pianista, compositore e band leader Chucho Valdés, considerato l’artista più influente nel jazz afro-cubano moderno, continua a scrivere e mettere in piedi progetti avanguardistici e ambiziosi, muovendosi sapientemente tra gli elementi della tradizione musicale della sua terra, il jazz, la musica classica, il rock e altri generi, sublimati in uno stile profondamente personale. Il 2021 l’ha visto ricevere il premio alla carriera dalla Latin Academy of Recording Arts & Science diventando membro della Latin Songwriters Hall of Fame.
Il suo progetto discografico più recente, “Jazz Batá 2”, rivisita un’idea rivoluzionaria registrata per la prima volta da Valdés nel 1972: un trio jazz per pianoforte con tamburi batá, i tamburi sacri a forma di clessidra usati nella musica rituale della religione Yoruba a Cuba. “Jazz Batá 2” ha vinto un Latin Grammy come miglior album di jazz latino ed è stato selezionato come uno dei cinquanta migliori album latini del decennio dalla rivista Billboard.
Classe 1948, Paquito D’Rivera è un sassofonista e clarinettista dotato di abilità artistica e indiscussa maestria nel jazz latino, capace di conquistare numerosi successi anche come compositore classico. Nato a L’Avana, si è esibito fin da giovanissimo con l’Orchestra del Teatro Nazionale, studiando al conservatorio della sua città, diventato a soli diciassette anni un solista di primo piano con la Orchestra Sinfonica Nazionale Cubana. Membro fondatore e co-direttore dell’innovativo ensemble musicale Irakere, con la sua miscela esplosiva e inedita di jazz, rock, musica classica e tradizionale cubana, ha partecipato a numerosi tour in America e in Europa.
Nel 1980 ha lasciato definitivamente Cuba per stabilirsi a New York dove ha lavorato con McCoy Tyner, Dizzy Gillespie, George Coleman, Tito Puente e Astor Piazzolla. Nella Grande Mela dirige la sua band Havana/New York Ensemble diventata fucina di giovani talenti come Michel Camilo, Danilo Pérez, Hilton Ruiz e Claudio Roditi.
Ma gli appuntamenti in città continuano. Dopodomani, venerdì 29 luglio, Dromos sarà ancora a Oristano con il secondo appuntamento della mini rassegna cinematografica “Saltimbanchi, illusionisti e giocolieri della vita” ospitata nel Giardino dell’Unla – Centro Servizi Culturali, in via Carpaccio.
Proiettore acceso alle 21, con ingresso libero, per “Non è ancora domani (La pivellina)”, un film del 2009 di produzione austriaca, diretto da Tizza Covi e Rainer Frimmel. La storia ruota intorno a una bambina di due anni, Asia, abbandonata dalla madre in un parco e trovata per caso da una donna del circo, Patti, che vive col marito in una roulotte alla periferia di Roma. La piccola ha addosso un biglietto in cui la mamma ha scritto di prendersi cura di lei e che tornerà a riprenderla. Patti accoglie Asia nella sua roulotte, e così la bambina conosce la piccola comunità di circensi, uno spazio modesto e precario, ma ricco di relazioni, di umanità e di tolleranza.
Informazioni. La segreteria del festival risponde al numero di telefono 0783.310490, al numero whatsapp 334.8022237 e all’indirizzo di posta elettronica info@dromosfestival.it. Notizie e aggiornamenti anche sul canale Telegram e nelle pagine Facebook e Instagram di Dromos.
Con l’allentamento delle restrizioni per l’emergenza covid non è più necessario presentare il green pass, ma sono raccomandati comunque prudenza e buon senso. Dromos continuerà a sanificare gli ambienti e le strumentazioni: anche quest’anno per la protezione degli artisti e del personale tecnico, si potrà fare affidamento sul Sanyphone l’innovativo dispositivo di sanificazione di set e microfoni a tecnologia UV-C ideato e prodotto dall’azienda oristanese Sanycar.
Festival itinerante, Dromos dedica una particolare attenzione alla collaborazione con i vari operatori attivi nel territorio: tra questi la Fondazione Mont’e Prama che per tutti i possessori di biglietti del festival, e per tutta la durata della manifestazione, ha previsto una serie di sconti per visitare i vari siti culturali del territorio di Cabras.
La ventiquattresima edizione del festival Dromos è organizzata con il contributo del MiC – Ministero della Cultura, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, del Banco di Sardegna, delle Amministrazioni Comunali di Bauladu, Cabras, Fordongianus, Morgongiori, Neoneli, Oristano e Villa Verde, della Fondazione Mont’e Prama, della Fondazione Oristano, della Ros’e Mari Farm & Green House, dell’Associazione culturale Viva Mandrolisai, della Cantina Bingiateris di Ortueri, della Sanycar, di Lai Automobili, della M/U Mariantonia Urru e del Temple Wine Bar.
Hanno collaborato anche la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, il Centro Servizi Culturali U.N.L.A. di Oristano, la Music Academy Isili, la cooperativa Mariposas de Sardinia, il tour operator ViaggieMiraggi, Radio Popolare, l’Arcidiocesi di Oristano, la Fondazione Italiana Sommelier, il Consorzio di tutela dei Vini del Mandrolisai, la Consulta Giovani di Bauladu, l’Hotel Mistral2 di Oristano, l’Ottica Erdas, Sa Pasida, CRAI Sardegna e Cuore dell’Isola, il Festival Licanìas di Neoneli, il ‘DU Bauladu Music Festival di Bauladu, il Terme romane Festival di Fordongianus, Instagramers Sardegna, e le reti Sardinia Jazz Network – SJN, Jazz Italian Platform – JIP e Best Event Sardinia – BES.