Lunedì 17 ottobre 2022
Scarseggiano i generi alimentari e da tempo il menù è inadeguato ed insufficiente. I sindacati della polizia penitenziaria contestano nuovamente la gestione della mensa del carcere di Massama: spesso gli agenti sono costretti a portarsi il cibo da casa.
In una nota congiunta, cinque sigle sindacali della polizia penitenziaria annunciano che dal prossimo 20 ottobre gli agenti si asterranno dall’utilizzare la mensa: spiegano che è meglio che venga chiusa, piuttosto che assistere alla sua lunga agonia.
“Ci ritroviamo nuovamente ad evidenziare l’inadeguatezza del servizio mensa per il personale di polizia penitenziaria”, denunciano i segretari Luca Fais (Sappe), Graziano Cocco (Osapp), Marco Sanna (Uil-Pa), Fabrizio Piu (Sinappe) e Giuseppe Faedda (Cisl), “e per coloro i quali vi accedono a vario titolo. Assenza di generi alimentari e menù inadeguato sono oramai una piaga che si ripete da tempo. In diverse situazioni manca la frutta o il formaggio e le quantità sono estremamente ridotte”.
A giudizio dei sindacati, “la ditta appaltatrice ha dimostrato di non essere all’altezza di fronteggiare un servizio di questa importanza. A queste condizioni la mensa potrebbe rimanere chiusa”.
Il comunicato annuncia che “il personale inizierà l’astensione dalla mensa a decorrere dal prossimo 20 ottobre”.