Lunedì, 24 ottobre 2022
Pitticcu torna a Oristano, con una novità: la Mortiglia. Una festa in maschera a tema lugubre che prende liberamente spunto dalla Sartiglia. L’iscrizione è libera e gratuita, i cavalieri mascherati potranno partecipare alla gara su una scopa magica messa loro a disposizione, e dovranno provare a infilzare una stella molto particolare, dalla forma di una mano di zombie con un buco al centro.
La Festa dell’Immaginario – che ospiterà concerti, giochi, libri e chiaramente qualche follia – torna in città dopo 3 anni di attesa, sempre a ingresso libero. L’appuntamento è per domenica 30 e lunedì 31 ottobre, dalle 16 a mezzanotte, con base al Librid, in piazza Eleonora 4.
“Si torna con un evento che vuole provare a scaldare i cuori dei cittadini oristanesi durante un periodo in cui sembra ci sia poco da stare allegri”, spiegano gli ideatori e organizzatori Franco Sardo e Stefano Defendente. “Il momento giusto è la fine di questo ottobre dal sapore insolitamente estivo, quando nel centro di Oristano si terrà una festa popolare di arte e intrattenimento caratterizzata da musica dal vivo, comicità, fotografia, pagine social, giochi da tavolo e ovviamente i libri della Piccola Fiera dell’Editoria di PTQ, presenti al centro del meraviglioso locale di Librid”.
Tornando alla Mortiglia, in programma per la notte del 31 ottobre, è stato indetto un concorso per eleggere il (o la) Decomponidori che presiederà al rito goliardico: le persone sono invitate a spedire una foto con una libera interpretazione del travestimento di un mostruoso capocorsa dei morti.
Le foto andranno inviate alla mail info.pitticcu@gmail.com entro il 25 ottobre, per essere poi sottoposte a votazione sui social dal 26 al 28. La partecipazione è gratuita e sono in palio diversi premi, sia per chi vestirà i
panni di Decomponidori (riceverà un’opera originale dell’artista oristanese Marco Urru), sia per gli spettrali cavalieri semplici.
Il programma. La Festa dell’Immaginario si aprirà domenica 30 ottobre alle 16 con la Fiera della Piccola Editoria di PTQ, a cui partecipano Catartica Edizioni, La Piccola Volante, Camena Edizioni e Il Cenacolo di Ares, più una selezione di editori continentali curata da Andrea Frau.
Seguiranno l’inaugurazione di una mostra dell’artista eclettico oristanese Andrea Secci, a cui interverrà anche l’associazione di fotografica Dyaphrama, e una conversazione sul mondo professionale di giochi e videogiochi con la Game Maker Academy, la Sardinia Game Scene e Simone
Riggio della Demoelà; moderatore sarà Franco Sardo.
Spazio poi allo spettacolo, con musica elettronica e arti visive proposte dagli Izuno Kawashi da Sassari, e poi del cantautore Tobjah, già nel noto gruppo indie C+C=Maxigross e stavolta in compagnia del batterista sperimentale oristanese Alessandro Cau.
La serata sarà caratterizzata anche dalla comicità online, con eccezionali ospiti come il videomaker Sensational Gianni che si confronterà con Stefano Defendente, la pagina sugli spassosi drammi della convivenza Il Coinquilino di Merda e la redazione giornalistica satirica di Lercio.
Lunedì 31 ottobre l’apertura sarà sempre alle 16 con l’incontro con i professionisti dell’editoria, al quale parteciperà anche il critico Alessandro Marongiu. Si continua poi con la presentazione del fumetto Bartolomeo Salazar di Stefano Obino, i cortometraggi realizzati dagli allievi dei corsi della casa di produzione Axefilm di Gian Paolo Vallati con l’intervento dell’associazione di cinefili Band Apart; e poi il punk godereccio e scanzonato dei Radiones di Mogoro.
In programma anche un incontro con Sardegna Abbandonata 2012-2222, col fondatore Martino Pinna e il pittore Gianluigi Concas, prima di chiudere in bellezza con la Mortiglia. L’evento ha già fatto storcere qualche naso particolarmente tradizionalista sui social, ma è stato diffusamente accolto con entusiasmo e curiosità.
Tanti altri eventi da scoprire in una programmazione autogestita dagli editori e la partecipazione del Centro del Riuso. Gli organizzatori e il curatore editoriale Andrea Frau, con la partecipazione di tutto lo staff di Librid, invitano la cittadinanza a partecipare all’evento “… e il 31 anche a libero travestimento!“.
“La prima edizione di Pitticu – Festa dell’Immaginario fu un’esperienza straordinaria”, ricorda Franco Sardo, “nel nostro piccolo riuscimmo a ottenere grossi risultati in termini di partecipazione e questa è stata la cosa che più ci fece felici. Ma dopo qualche mese ci fu lo stop causa pandemia. Con Stefano Defendente e Andrea Frau abbiamo dovuto necessariamente mettere in pausa il nostro desiderio di realizzare una seconda edizione di Pitticu, ma in realtà non ci siamo mai fermati per davvero: abbiamo continuato a lavorare su progetti, proposte ed idee da presentare quando fosse stato possibile, quando avremmo effettivamente potuto organizzare ed offrire al pubblico una festa in sicurezza. Perché offrire un festival all’insegna della tranquillità e spensieratezza è sempre stata la cosa più importante per noi”.
“Il momento ci sembra che sia finalmente giunto: siamo consapevoli che, purtroppo, il rischio del contagio, per quanto relativamente sotto controllo rispetto agli anni passati, sia ancora dietro l’angolo, ma, appunto, vorremmo che si guardasse al nostro festival anche come ad un’occasione per cercare di buttarci un po’ alle spalle il periodo buio che abbiamo attraversato”, continua Sardo. “Vorremmo che i due giorni di questa edizione di Pitticu fossero considerati un momento di evasione rispetto ai tempi difficili che continuiamo a vivere anche ora: d’altronde Pitticu è la festa dell’immaginario, della creatività, della fantasia… quale atmosfera più adatta per distrarsi dalla realtà quotidiana?”
“E questo non vale soltanto per chi vorrà venire a trovarci. Noi ideatori siamo i primi a volerci divertire per questi due giorni. Perché Pitticu in effetti è questo: una festa senza lista d’ingresso, per così dire. Anzi, una festa in cui più invitati ci sono meglio è, una festa fra amici, fra persone che si vogliono bene. Crediamo che questa dimensione emotiva di Pitticu, sia stata apprezzata anche nel 2019, perché la risposta di Oristano fu allora davvero positiva ed infatti fu proprio questa una delle cose che ci ha dato maggiormente la carica in questi anni di doveroso stop”.
“Pitticu è un’associazione senza fini di lucro: noi ideatori non traiamo nessun tipo di guadagno, a parte, forse, qualche rimborso spese. Ma soprattutto, la partecipazione a Pitticu è gratuita vogliamo assolutamente che resti tale”, conclude Franco Sardo. “Insomma, ciò che speriamo di offrire è una festa aperta a tutti, gratuita, all’interno della quale cerchiamo di proporre realtà di diverso tipo – dalla musica all’editoria e chi più ne ha più ne metta – che stanno crescendo, realtà che ancora sono pittiche, perché magari underground o poco conosciute, ma che si prospettano valide e interessanti”.