Venerdì, 25 novembre 2022
“Dateci tempo” è una nuova iniziativa dell’associazione Sea Scout Oristano che racconta di un sogno da realizzare: istituire delle “borse sportive” per ragazzi e ragazze con svantaggio cognitivo/relazionale che non possono permettersi di frequentare corsi sportivi specializzati e di partecipare ai campionati regionali e nazionali della FISDIR (Federazione italiana sport paralimpici degli intellettivo-relazionali).
Sea Scout Oristano dà appuntamento per l’8 dicembre, dalle 17 in poi, al teatro San Martino, con tanti eventi in programma.
Oltre alla serata di gala ci sarà anche la presentazione del calendario 2023 con i protagonisti di “Power of Sport”: gli atleti di Sea Scout e delle altre associazioni della Sardegna che hanno partecipato all’evento, realizzato in collaborazione con FISDIR, che si è svolto dal 26 al 28 agosto a Torre Grande e che sarà replicato anche la prossima estate con l’obiettivo di azzerare le differenze e unire gli atleti con e senza disabilità. Il ricavato dalla vendita del calendario 2023 Power of Sport sarà poi devoluto per creare un fondo utile alle borse sportive.
A seguire, verrà presentata una mostra fotografica per finanziare l’attività sportiva, realizzata da MAG Studio Photography: esposti scatti inediti e unici, immagini che raccontano l’impegno e la passione degli atleti di “Power of Sport”.
Chiunque potrà partecipare e contribuire alla costituzione delle borse sportive, come hanno già fatto partner commerciali come Vestis, che ha acquistato la “Borsa Vestis per l’atletica”; Nieddittas con l’attivazione della “Borsa Niedditas per lo sport in rosa” e il Gruppo Melis – risk management & insurance solutions, che con la “Borsa Melis per la palestra” rende concreta la possibilità per gli atleti di allenarsi.
“Dateci tempo non è solo un evento in cui tutti possono sentirsi parte integrante di un grande progetto”, dice Anna Rita Taris, presidente di Sea Scout, “ma è anche una delle tante strade che ciascuno può intraprendere per capire che le persone che convivono con la disabilità non hanno problemi ma hanno esigenze, esattamente come le persone che vengono considerate normodotate”.
Attraverso lo sport, le atlete e gli atleti con disabilità cognitivo/relazionali hanno così la possibilità di potenziare l’autostima e l’autonomia personale, ciascuno impara a perseguire i propri obiettivi. Ma non solo, si aiuta ad abbattere anche i pregiudizi a favore di una maggiore inclusione.
“Il nostro appello è rivolto alla società in cui viviamo”, conclude Riccardo La Porta, fondatore di Sea Scout. “L’inclusione e l’abbattimento delle barriere imposte da dettami sociali ormai vecchi passano attraverso lo sport e attraverso strade percorribili da tutti. I nostri sono atleti che si impegnano, che faticano, che raggiungono importanti obiettivi personali, che attraverso lo sport incrementano notevolmente e tangibilmente la qualità della propria vita. E noi, di questo, siamo orgogliosi”.
La Sea Scout di Oristano con i suoi 38 sportivi, di cui 22 atleti e 16 nuotatori, da due anni si pone l’obiettivo di unire lo sport alla valorizzazione dell’autonomia e al miglioramento della qualità di vita delle persone con disabilità intellettivo-relazionale.