Mercoledì, 11 gennaio 2022
Fare del bene per dare un po’ di serenità e allietare, anche se per poco, il dolore e le sofferenze di qualcuno. È con questo spirito che il Comitato per il Diritto alla Salute della provincia di Oristano, organizza “Un giardino per l’Hospice” una raccolta fondi a favore dell’Hospice “Angela Nonnis”, la struttura dedicata alle cure palliative dei pazienti non guaribili di Oristano.
Esattamente tra un mese, sabato 11 febbraio, la sala Decibel del Lux Club a Oristano, in via Ghilarza, ospiterà dalle 20 in poi un apericena in musica.
Il ricavato della serata, andrà interamente destinato alla sistemazione del giardino della struttura, attualmente non in ottime condizioni.
“Si tratta di un’iniziativa a cui teniamo particolarmente”, spiega una delle referenti del Comitato per il Diritto alla Salute della provincia di Oristano, la dottoressa Maria Carmela Marras. “Da sempre in prima linea anche sul tema delle malattie e per il sociale, abbiamo pensato a come, una volta sistemato il giardino dell’Hospice di Oristano magari con nuove piante, degli irrigatori o delle panchine – si vedrà cosa si potrà fare in base al ricavato ottenuto – questo luogo possa essere un aiuto in più ai parenti dei pazienti ospiti della struttura, e magari offrire un momento di serenità, all’aria aperta, tra una visita e l’altra”.
“Siamo ancora in fase organizzativa e di definizione dei gruppi musicali che si esibiranno durante la serata”, conclude la dottoressa Marras, “ma ci auguriamo che questa possa essere una delle tante iniziative solidali che il Comitato, con l’aiuto di chi parteciperà, riuscirà a organizzare”.
Intanto, per chi volesse partecipare alla serata dell’11 febbraio, potrà acquistare i biglietti contattando direttamente il Comitato, all’indirizzo di posta elettronica: comitatosaluteor@tiscali.it
A settembre scorso, sempre per contribuire a rendere il giardino dell’Hospice di Oristano un luogo più accogliente, Fulvio Serra, un agente di pubblica sicurezza originario di Terralba, con un gesto d’amore in ricordo della moglie morta di tumore, ma anche verso chi della donna si era preso cura negli ultimi giorni, aveva donato alla struttura sei piante di ulivo.