Lunedì, 16 gennaio 2023
La biblioteca di Oristano sarà ancora gestita dal Comune, il bando di gara pubblicato recentemente riguarda l’esternalizzazione del personale. Le rassicurazioni sono arrivate questa mattina durante la riunione della seconda Commissione consiliare.
“Non abbiamo la possibilità di fare assunzioni”, ha spiegato il presidente della Commissione, Antonio Iatalese, “le ultime sono state indirizzate in altri settori, che avevano maggiore necessità di personale”.
“Siamo stati rassicurati dall’assessore sul fatto che sarà ancora il Comune a a impartire le direttive, attraverso l’ufficio Cultura”, ha commentato la vicepresidente della Commissione, Francesca Marchi, che ha parlato di una discussione “a giochi ormai fatti”, contestando la scarsa condivisione.
Non ci sarà più una figura di direzione, dopo il pensionamento della storica direttrice Enrica Vidali, a riposo dopo 24 anni di lavoro, ma coordinerà il servizio la responsabile dell’Ufficio cultura, Roberta Fais.
L’appalto triennale per biblioteca e mediateca, all’interno del complesso per attività culturali e di spettacolo Hospitalis Sancti Antoni, riguarda anche le sedi decentrate nelle frazioni di Donigala Fenughedu, Nuraxinieddu, Silì e Torre Grande.
L’importo stimato dell’appalto per i 3 anni ammonta a 880 mila euro. L’importo a base di gara soggetto a ribasso è pari a 754 mila euro: 705 mila euro per il costo del personale e 49 mila euro per le spese generali.
Dovranno essere assicurate 7.696 ore annue di apertura (148 ore settimanali per 52 settimane) con 4 operatori, per il servizio Mediateca 1.152 ore annue (24 ore settimanali per 48 settimane), mentre per le sedi decentrate di Donigala, Nuraxinieddu, Silì e Torre Grande sono previste 4.608 ore annue (96 ore settimanali per 48 settimane) con 5 operatori in totale.
La gara sarà aggiudicata mediante procedura aperta (domande sul portale www.sardegnacat.it entro le 13 dell’11 febbraio) secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, sulla base del miglior rapporto qualità prezzo. Un criterio questo che preoccupa la minoranza: “Speriamo che il ribasso non pregiudichi l’equa retribuzione dei dipendenti”.