Mercoledì, 1° marzo 2023
Una cammino lungo 100 anni: è quello intrapreso dai movimenti Scout a Oristano. La città di Eleonora già nel 1923 aveva un reparto (o riparto, come si chiamava allora). Lo ha scoperto Giò Murru, noto studioso oristanese di storia contemporanea. Nel numero del 7 marzo 1923 di L’Esploratore, il bollettino ufficiale dell’Asci, figura tra i riparti immatricolati dal commissario centrale quello di Oristano l – Eleonora d’Arborea. Era diretto dal sacerdote Pietro Medda e aveva sede in via Lepanto 20.
“I documenti finora dicono formalmente che è la prima associazione formata da un sacerdote”, racconta Giò Murru, spiegando come ha trovato la notizia: “Mi sono occupato di Scoutismo per quasi 30 anni e per ragioni di studio l’argomento mi ha incuriosito, così ho chiesto all’archivio Agesci se ci fossero documenti legati a vicende di Oristano”.
E così che si è potuta scoprire la presenza degli Scout a Oristano già un secolo fa. “Erano solo maschi”, dice Murru, “ma omaggiavano una figura femminile, Eleonora d’Arborea, della quale il riparto portava il nome”.
Nei documenti rinvenuti da Giò Murru c’è altro. Nel settembre del 1923 in città era stato organizzato un evento che il direttore del riparto, Pietro Medda, definì “grandiosi festeggiamenti”: il primo Jamboree Arborense, con gara di fanfare scoutistiche.
“Questo significa che Oristano era al centro dello Scoutismo regionale dell’epoca”, precisa lo studioso di storia contemporanea, sottolineando che la presenza degli Scout già 100 anni fa in città può essere “motivo di grande orgoglio per l’attuale movimento, considerando che già allora muoveva i primi passi, offrendo spunti educativi ai giovani”.
Un secondo riparto – denominato Oristano 1 “Folgore” – fu fondato 26 anni più tardi, nel mese di aprile del 1949, con sede a San Francesco (“anche se non era parrocchia”, precisa Giò Murru). Il capo reparto era Franco Mura, poi sindaco di Oristano, e l’assistente ecclesiastico padre Raffaele Demurtas.
Attualmente a Oristano sono presenti tre gruppi Scout: il gruppo 1 e il gruppo e il gruppo di adulti Masci Oristano 1, che fanno capo alla parrocchia del Sacro Cuore, e il gruppo Oristano 2 con sede nella parrocchia di San Giuseppe Lavoratore.
Il gruppo 1 conta una settantina di Scout, divisi tra lupetti (bambini dagli 8 agli 11 anni), reparto (ragazzini dagli 11 ai 16 anni) e clan (ragazzi dai 16 ai 21 anni).
“Dopo il passaggio al gruppo del clan il percorso finisce”, spiega la capo Scout Gabriella Fadda. “E si prende la partenza. Si tratta di una cerimonia che implica una scelta politica – che non significa partitica – ma riguarda l’occuparsi del bene, il guardarsi intorno e spendersi per gli altri, ma anche di fede”.
“Noi educhiamo gli uomini e le donne alla partenza”, continua Gabriella Fadda, “e tutti si portano dietro i valori dello Scoutismo, che guidano la vita”.
Tra i giovani Scout che arrivano alla partenza c’è anche chi sceglie di proseguire con il servizio attivo: è il caso del gruppo Masci. “Loro danno la disponibilità a fare dei servizi e collaborano con la parrocchia”, spiega Fadda.
È più piccolo il gruppo di Oristano 2. Nella parrocchia di San Giuseppe Lavoratore quest’anno si è riusciti a ridare vita attiva al gruppo dei più piccoli: “Sono 25 bambini”, spiega il parroco monsignor Tonino Zedda. “Il loro percorso passerà per tre tappe: il branco, che è quello dei più piccoli, gli esploratori e poi il clan. A questi si aggiunge la comunità dei capi Scout”.
Nel video l’intervista a Giò Murru.
Non si può essere che contenti per l’avvenimento nella prospettiva che i giovani di oggi diventino veri uomini con lo spirito educativo dettato da B.P. Tanti cari auguri e Buona Strada a tutti
È sempre un grande piacere quando viene ricordato mio zio Padre Raffaele Demurtas, trascinatore di tanti giovani❣️❣️