Mercoledì, 15 marzo 2023
“Il cimitero di Oristano e i cimiteri delle frazioni sono stati progressivamente abbandonati”. È la denuncia dei consiglieri di minoranza del Comune di Oristano, che contestano ancora l’operato dell’amministrazione comunale.
Efisio Sanna, Carla Della Volpe, Francesca Marchi, Umberto Marcoli, Francesco Federico, Massimiano Daga, Maria Obinu e Giuseppe Obinu hanno presentato un’interpellanza e con la quale chiedono di conoscere le prestazioni dovute da Oristano Servizi, con quanto personale e con quali costi per il Comune. Risposte anche sulle azioni che l’amministrazione intende eseguire per “ripristinare da subito una situazione di accettabile decoro” nel cimitero di Oristano e in quelli di Sili, Nuraxinieddu,Massama, Donigala, mantenendola nel futuro.
Queste le criticità segnalate dai consiglieri nella mozione: nei vialetti scarseggia il ghiaino e in diverse zone lo stesso è di diverso colore; le erbacce invadono i viali e in alcuni casi disturbano gli stessi manufatti; la terra mossa per gli interramenti non viene debitamente spianata, causando fossi o avvallamenti; diverse fontanelle hanno funzionalità ridotta e altre ancora presentano una estetica improponibile; alcuni manufatti sono sfondati e – decoro a parte – rappresentano un pericolo; numerose transenne piazzate d’urgenza sono ancora lì, da lunghissimo tempo; sono ancora oggi presenti alcune scale vetuste e pericolose; parte dei locali dei servizi igienici sono fatiscenti e altri locali sono utilizzati in maniera impropria; gran parte delle zone destinate alle inumazioni versano in condizioni precarie.
“Non bastano gli interventi di maquillage effettuati solo in occasione della ricorrenza dei defunti”, commenta la minoranza in Consiglio comunale. “I cimiteri meritano una attenzione maggiore a oggi constatiamo la scarsa sensibilità e la poca volontà”.
“È una autentica vergogna”, attacca l’opposizione. “Gli stessi defunti, i familiari e i cittadini tutti meritano maggiore rispetto. Suggeriamo a chi occupa responsabilità di governo di essere meno rissosi, meno parolai, meno salottieri e lavorare maggiormente per il bene della città”.