Il Comune di Oristano aderisce al Distretto rurale: voto all’unanimità dal Consiglio

"Un risultato importante", ha commentato il sindaco Massimiliano Sanna

Mercoledì, 19 aprile 2023

Votata all’unanimità dal Consiglio comunale, l’adesione del Comune di Oristano al Comitato promotore dell’associazione “Distretto Rurale Sardegna Centro Occidentale” in qualità di socio fondatore.

“La costituzione del Distretto rurale è un fatto di grande importanza”, ha commentato l’Assessore alle Attività produttive Rossana Fozzi illustrando la delibera al consiglio comunale. “Lo è in particolar modo farlo insieme al Gal Sinis e al Flag Pescando concludendo un percorso che ha preso corpo oltre un anno fa con diversi incontri di animazione, seguiti allora dalla Giunta Lutzu. Negli scorsi mesi ho proseguito gli incontri con particolare attenzione ed interesse. Hanno partecipato i portatori di interessi e in particolare imprese agricole, associazioni e parti politiche, con il coinvolgimento delle rappresentanze economiche, sociali e istituzionali del territorio. Gli incontri hanno permesso di definire in linea di massima una serie di obiettivi che serviranno da base per il futuro della struttura operativa”.

“L’obiettivo di un distretto rurale”, ha proseguito l’Assessore Fozzi, “è promuovere lo sviluppo dei territori e dei loro sistemi produttivi e questo deve avvenire con la sua funzione programmatoria e di raccordo tra imprese, enti pubblici e società civile, realtà imprenditoriali, associative e istituzionali del territorio. l nostro Comune entrerà a far parte in modo significativo di questa iniziativa, in quanto la provincia conta più di 400 aziende agricole. L’atto costitutivo e l’approvazione dello statuto saranno ufficializzati davanti al notaio con atto pubblico venerdì 21 Aprile. C’è l’accordo tra i partecipanti perchè Oristano sia comune capofila del distretto. Personalmente sono convinta che sia importante, anzi importantissimo, sostenere insieme la vasta gamma di offerte, risorse ed opportunità offerte da ministero, regione, enti territoriali vicini, opportunità che altrimenti resterebbero accantonate e non consentirebbero un rilancio di alcune realtà imprenditoriali che oggi sono sofferenti ed emarginate conseguentemente ad un mancante supporto organizzativo. Oggi le stesse realtà hanno necessità e priorità di essere reintegrate e riviste anche strutturalmente. L’assessorato sta contribuendo anche con il progetto Ilab food e le due iniziative insieme possono andare a creare un vero motore per il settore agroalimentare”.

Per il presidente della commissione alle attività produttive Gian Michele Guiso, il Distretto rurale consentirà di “incentivare l’accesso alle risorse regionali, nazionali ed europee da parte degli operatori e anche per questo motivo la commissione consiliare ha espresso parere favorevole all’unanimità alla nascita dell’organismo”.

Secondo Efisio Sanna di Oristano più: “Il Distretto rurale può diventare uno strumento operativo capace di mettere insieme la valorizzazione delle condizioni ambientali e storico ambientali, favorendo la crescita di tutto ciò che ruota intorno al settore primario. È un ottimo esempio di partenariato pubblico privato. Il distretto rurale deve essere contagioso, è questa la sua funzione primaria, favorendo il sistema delle imprese, la connettività e la valorizzazione delle produzioni”.

Anche Carla Della Volpe, sempre di Oristano più, ha evidenziato l’importanza del progetto: “È importante che si colga questa occasione per partecipare a bandi e intercettare risorse nazionali ed europee, con l’obiettivo di rafforzare il sistema delle imprese ma soprattutto sviluppare e farci promotori di progettualità con un partenariato ampio. L’auspicio è che si riesca a svolgere in pieno il ruolo di comune capofila”.

“Non dobbiamo lasciarci sfuggire la possibilità di entrare in un partenariato pubblico privato che può favorire la crescita del comparto agricolo, della pesca e dell’allevamento”, ha commentato Antonio Iatalese dell’UDC.

“Arriviamo tardi, ma la costituzione del distretto offre una grandissima opportunità di sviluppo”, ha rimarcato Umberto Marcoli di Oristano più. “Ospitiamo 550 imprese agricole che occupano il 60% del territorio comunale. Nel tempo siamo diventati una delle province più importanti d’Italia, con il PIL agricolo più alto, oggi però viviamo una fase di contrazione di numeri per varie cause tra le quali la mancanza di ricambio generazionale. Il distretto è un’occasione di crescita che non possiamo permetterci di perdere”.

“Il distretto, che arriva con grandissimo ritardo, rappresenta una grandissima opportunità per mettere insieme pubblico e privato, mettendo in rete il sistema dell’agricoltura”, ha evidenziato Maria Obinu del Partito Democratico. “C’è scetticismo per le capacità di questa amministrazione, ma speriamo che il distretto faccia nascere qualcosa di positivo. Oristano ha un tessuto socio-economico molto fragile, con un settore primario trainante. Quasi tutte le imprese sono individuali e sono entrate in grave crisi nel triennio 2008-2011, con un forte arretramento che ha creato disoccupazione. Il PIL è fermo dal 1995 ed è il più basso delle quattro province sarde. L’agricoltura ha un ruolo chiave nel territorio ed è l’unico settore produttivo a reggere nel territorio e per questo è importante sostenerlo”.

Il Sindaco Massimiliano Sanna ha chiuso il dibattito sottolineando “l’importanza della costituzione di questa associazione. Raggiungiamo un risultato importante frutto di un percorso e di una forte collaborazione tra vari soggetti. Sottolineo che per la nostra amministrazione la collaborazione è un principio a cui ci vogliamo sempre ispirare nell’azione amministrativa. La minoranza, dunque, non deve essere scettica sulla volontà e sulle capacità di questa amministrazione. Ricordo i risultati ottenuti con la programmazione territoriale, da cui eravamo fuori, e che invece abbiamo recuperato mettendo a disposizione della città risorse e progetti di straordinaria importanza”.

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