Mercoledì, 3 maggio 2023
“Una maggioranza sempre più ostaggio dei piccoli partiti che la compongono”. La segretaria provinciale del Partito Democratico e capogruppo dei dem in Consiglio comunale, Maria Obinu, commenta così la crisi del centrodestra oristanese che sostiene il sindaco Massimiliano Sanna.
“Partiti con pochi rappresentanti in Consiglio, che pretendono di blindare assessori, che al momento non hanno raggiunto alcun risultato di rilievo. Il sindaco, Massimiliano Sanna, pretende di governare la città con il sostegno di 13 consiglieri, chiudendo la porta agli ultimi tre fuoriusciti. Un tentativo”, si legge in una nota firmata da Obinu, “che di fatto sta bloccando anche l’attività consiliare e delle commissioni, visto che il consigliere Davide Tatti, di Prospettiva Aristanis, non ha ancora preso il posto della dimissionaria Carmen Murru, nominata in Giunta al posto di Alessandra Porcu”.
“Il nuovo gruppo, nato nell’aula degli Scolopi, che una parte della maggioranza vorrebbe lasciare fuori dalla compagine di governo, rischia di creare non pochi problemi a Sardegna 20Venti, Forza Italia, Psd’Az. Una ipotesi”, prosegue la capogruppo del Pd, “che ora lascia perplessi Udc e Fratelli d’Italia. L’Udc che aveva eletto solo due consiglieri oggi risulta uno dei gruppi più nutriti, non certo per volontà popolare, ma perché ha accolto tra le sue fila due degli eletti nei Riformatori, che cercavano un posto in Giunta, per altro ottenuto, e da uno dei due eletti di Forza Italia”.
“La maggioranza oggi forse non ha la giusta serenità anche a causa delle inchieste giudiziarie che a Cagliari stanno coinvolgendo i partiti che oggi manifestano la posizione più oltranzista. Il Pd”, attacca Obinu, “ritiene che tutte queste beghe, che di politica non hanno nulla, non fanno bene alla città. La minoranza in Consiglio comunale ha dimostrato di agire per il bene di Oristano, lavorando per raggiungere gli obiettivi e facendo una opposizione propositiva e costruttiva. È ora che ognuno si assuma le proprie responsabilità, che si metta fine a questi giochi legati alla gestione del potere e alla spartizione di poltrone e che nulla hanno a che fare con la politica. Giochi inutili che rischiano solo di screditare tutti noi”.
