Martedì, 23 maggio 2023
Riceviamo e pubblichiamo una lettera della società sportiva Dinamica Sardegna a proposito dei costi per gli impianti sportivi comunali.
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Scopriamo per caso che dal 1° luglio aumenteranno le tariffe orarie per la concessione degli impianti sportivi comunali. Senza doverci soffermare troppo su impianti che non ci riguardano, ci soffermiamo sulla realtà che più ci riguarda da vicino, ovvero il campo di atletica “Sinis-Nurra”.
Fino ad oggi abbiamo sempre pagato 3 euro/ora per la concessione che annualmente ci viene data e con i nuovi aumenti andremo a pagare – fatti i dovuti calcoli in base alle nuove tariffe, compresa anche una scontistica particolare prevista – circa 1,20 euro in più a ora diurna, passando quindi a 4,20 euro.
Tuttavia nel nuovo tariffario spunta fuori una nuova fascia tariffaria notturna che prevede l’esborso di 10 euro per ora, al lordo della scontistica da applicare, senza però indicare chi e come stabilisca l’esatto orario in cui scatta la tariffa notturna e come possa essere calcolata nel caso in cui non si faccia uso dei riflettori.
Vogliamo porre l’attenzione però su un’altra questione, ovvero che questi aumenti tariffari (sicuramente necessari) sono stati decisi in primis senza consultare le associazioni interessate, che maggiormente conoscono le problematiche dell’impianto in questione, e in secondo luogo senza prendere in considerazione il fatto che dal 1° di luglio le associazioni sportive dilettantistiche e tutto il terzo settore saranno investiti da una riforma che comporterà aumenti considerevoli dei costi di tenuta, portando ancora una volta le società sportive a rifarsi sulle famiglie.
Ci saremmo aspettati tutt’altro timing per una decisione simile, perché ciò che si evince da questo tipo di azione è che sicuramente il Comune di Oristano ha necessità di introiti maggiori da parte degli impianti sportivi, ma al tempo stesso che manca oculatezza nello scegliere i corretti tempi e modalità di intervento.
A tal proposito non possiamo però non ricordare come lo scorso anno lo stesso Comune abbia speso 7.000 euro circa per sostituire un palo della gabbia dei lanci, divelto dal maltempo, per renderla utilizzabile anche in vista del rifacimento della pista. Tuttavia, sorpresa delle sorprese, il palo pur essendo stato sostituito non è mai stato funzionale al riutilizzo della gabbia stessa, né tantomeno all’omologazione del campo per le gare agonistiche.
Sì, perché la tanto declamata (dal sindaco e dalla Giunta precedente) opera di rifacimento della pista è stata fino ad ora solo uno specchietto per le allodole. Il campo è ancora in attesa di omologazione, perché mancano diverse cose fondamentali tra cui anche la gabbia dei lanci NUOVA, che secondo quanto riportato dall’assessore verrà montata entro un mese.
Qualcuno potrebbe pensare, cosa c’entra tutto questo con gli aumenti tariffari? La risposta è presto data, perché se da un lato l’amministrazione chiede, dall’altro è poco sensibile a certe problematiche. Provate voi a gareggiare per almeno 4 anni sempre in perenne trasferta, senza mai poter avere una manifestazione / gara tra le mura domestiche, costringendo atleti, tecnici e genitori a trasferte da almeno 200 km a volta. Moltiplicate il tutto per una ventina di gare all’anno, sommate e moltiplicate di nuovo per il costo del carburante e consumo delle auto, ecco che appare all’improvviso un altro costo da sostenere, da sommare a quelli già elencati prima.
Ecco così che si delinea un quadro economico tutt’altro che favorevole per la società sportiva e per i genitori. Come se non bastasse, aggiungiamo (noi come Asd Dinamica Sardegna) come in questi anni il Comune stesso sia stato sordo di fronte alla richiesta, ratificata anche da determine dirigenziali, della concessione di una stanza, necessaria allo svolgimento dell’attività agonistica al chiuso dei nostri atleti, sviando sempre le nostre richieste, lecite, e fatte senza mai alzare i toni della discussione, fino a questa ennesima decisione sfavorevole allo sport e alla nostra società sportiva.
Concludiamo chiedendo che – valutati tutti gli oneri extra suddetti, dovuti a inadempienze o ritardi da parte del Comune, di cui devono farsi carico società e famiglie – si decida di rinviare l’aumento delle tariffe alla possibilità di poter usufruire di un impianto completamente a norma, e dopo un’attenta analisi delle reali problematiche dell’impianto stesso.
A.S.D. Dinamica Sardegna
Finalmente una società che ha il coraggio di raccontare la realtà delle cose. Ho segnalato tante volte su questo sito le difficoltà e le non verità che spesso vengono dette da chi rappresenta il Comune. Sul palo della gabbia spero proprio che dopo questo articolo qualcuno di competenza chieda conto al Comune e valuti se c’è stato uno spreco di soldi pubblici con una errata valutazione dell’intervento anche perché sembrerebbe un acquisto sproporzionato in relazione alla vetustà dell’intera struttura (ne è la conferma la dichiarazione dell’assessore attuale di voler cambiare tutta la gabbia). Non parliamo poi delle infrastrutture in cui sono costretti ad allenarsi i ragazzi… dei garage adattati. E si ha pure il coraggio di chiedere soldi. L’assessore vive in un’altra realtà e più di una volta ho avuto anche modo di confrontarmi con lui, tante belle parole davanti alla realtà che gli viene presentata ma nessun intervento neanche quello più semplice (alberi e vasi nell’area lanci, pavimentazioni sconnesse, panchine distrutte dal tempo, rimorchio frigo abbandonato nell’area sportiva, rifiuti, alberi secchi o comunque altissimi e senza alcun senso). Solo parole… quando abbatteremo la scuola vi daremo… sogni o comunque obiettivi lontani, mentre serve concretezza per venire incontro a chi quotidianamente fa i salti mortali per consentire ai nostri ragazzi di fare sport e potersi confrontare alla pari con le altre società dell’isola. Prima di chiedere altri soldi (nessuno dice che non sia necessario adeguare le cose nel tempo), fornite una struttura degna di questa città perché quella attuale è veramente poco dignitosa altro che meeting internazionali. Sig. Franceschi, la smetta di sognare e parli solo dopo aver fatto qualcosa perché la sua giunta per il campo CONI finora non ha fatto nulla se non riempirsi la bocca su un rifacimento pista che, seppur con tutte le sue carenze, appartiene al suo predecessore
Che tristezza vedere lo storico Campo CONI non più di libero accesso, e per di più chiuso… non aggiungo altro.