Lunedì, 14 agosto 2023
Oltre al loro lavoro, da alcuni mesi devono farsi carico dei numerosi pazienti privi del medico di base. Adesso un ordine di servizio della Direzione del Distretto sanitario li obbliga a occuparsi anche dei casi di urgenza che dovessero manifestarsi nel carcere di Massama, dove – durante le ferie dei tre medici della struttura – rimangono sguarniti i turni notturni.
Ma gli oltre 15 medici impegnati nei turni di guardia medica negli ambiti della Asl di Oristano e Cabras non ci stanno e minacciano così di dimettersi in massa, lasciando i loro ambulatori chiusi.
Lo ha annunciato il segretario provinciale della FiMMG di Oristano, Peppinetto Canu, che in comunicato stigmatizza il provvedimento con cui la Direzione del Distretto e la direzione della Asl hanno imposto ai medici delle guardie di “intervenire nel caso di urgenza presso il carcere di massima sicurezza di Massama.
Un ordine di servizio che non è piaciuto affatto, per i suoi contenuti ma anche per il metodo adottato. La Fimmg provinciale nel documento spiega il perché: “Si ricorda alla direzione della Asl e in particolare al direttore del Distretto che i medici titolari del servizio lavorano già in affanno per colmare il vuoto lasciato dai medici di medicina generale e la relativa assistenza primaria nei confronti di 5.000 cittadini oristanesi, obbligati loro malgrado a rivolgersi al servizio di continuità territoriale per la prescrizione di farmaci, esami di laboratorio e presidi, compito non previsto istituzionalmente fra i doveri dei colleghi di guardia medica”.
La segreteria provinciale delle Fimmg aggiunge anche che “non si comprende come mai nell’ordine di servizio sia previsto anche il coinvolgimento del punto di guardia medica di Cabras, che non ha nessuna competenza sull’ambito territoriale su cui ricade Massama”.
Da qui la minaccia dei medici di guardia medica di Oristano e di Cabras di presentare le dimissioni. Una decisione che, se attuata, produrrebbe l’effetto di “aumentare il disagio già elevato nell’assistenza territoriale”, sostengono dalla Fimmg.
Il sindacato chiede quindi l’immediata sospensione dell’ordine di servizio e un incontro urgente con la Direzione della Asl “per dissipare dubbi e incomprensioni dettate dall’agire in modo repentino, senza alcuna mediazione tra i professionisti interessati e le organizzazioni sindacali provinciali”.
La precettazione dei medici delle guardie ha stupito anche Antonio Sulis, presidente dell’Ordine provinciale. “Non è stata una procedura corretta”, dice Sulis. “Nell’arco di 24-48 ore, alla vigilia di ferragosto, Distretto sanitario e Asl hanno messo i colleghi in grave difficoltà. In casi come questo, le soluzioni devono essere trovate con il confronto, non con gli ordini di servizio. Incomprensibile fra l’altro la scelta di far andare in carcere per le urgenze anche i medici della guardia di Cabras”.