Martedì, 5 settembre 2023
“Ciao Batman”. I bambini ricoverati in Pediatria hanno salutato così Manu Invisible, quando l’artista è entrato nel reparto al quinto piano del “San Martino”, con il volto coperto da una maschera.
I piccoli pazienti non si sono spaventati neanche un po’ nel vedere quel personaggio tutto vestito di nero: “Si sono subito incuriositi e mi hanno salutato a braccia aperte”, ha raccontato Manu Invisible, “magari qualcuno leggermente intimidito, ma con il dialogo si sono aperti”.
L’artista è stato accolto questa mattina dalla responsabile del reparto, la dottoressa Enrica Paderi, dal direttore generale della Asl Angelo Maria Serusi e dal direttore sanitario Antonio Maria Pinna. Insieme a loro anche Maria Cadeddu e Patrick Abbate che hanno promosso l’iniziativa: realizzare nella sala d’aspetto del reparto un murale con un grande acquario colorato.
L’artista questa mattina ha pulito i pennelli, ha preparato i colori ed ha iniziato la sua opera stendendo sulla parete il fondo blu dell’acquario. Lavorerà per tutta la settimana per realizzare un’opera che rappresenta un percorso visivo – sensoriale che faciliti l’accoglienza dei piccoli degenti nel reparto di Pediatria, rendendo così meno traumatico il loro soggiorno ospedaliero.
“Il titolo dell’opera sarà acquario cromatico” ha spiegato Manu Invisible, mentre iniziava a creare il murale. “Ora preparo le tonalità cromatiche del blu dell’acquario. Sfumerò tutto lo sfondo con i pesci e i colori dell’arcobaleno”.
Maria Cadeddu, presidente dell’associazione “Le belle donne”, e Patrick Abbate avevano promosso a Torre Grande il concerto Patrick & Friends anche per raccogliere fondi da destinare al reparto Pediatria. L’obiettivo era quello di acquistare tra l’altro un macchinario – costo circa 8 mila euro – per la sedazione cosciente e controllata. Grazie alla manifestazione erano stati raccolti quasi 11 mila euro. Altre offerte stanno ancora arrivando e serviranno all’associazione “Le belle donne” ad acquistare ulteriori attrezzature per il reparto.
L’artista Manu Invisible è nato a San Sperate ed ha iniziato circa vent’anni fa la sua attività di artista di strada, dopo essersi diplomato al Liceo artistico. “Indosso la maschera dal 2016”, spiega: “è stata la conseguenza di un accanimento accusatorio per reati di imbrattamento, che è andato avanti per cinque lunghissimi anni”. Problemi in particolare quando realizzava murales e scritte sui cavalcavia della Statale 131. “Ogni tanto capita ancora, ma la maschera fa parte del mio linguaggio, oramai”.
Ora comunque lavora anche con pubbliche amministrazioni e scuole. “Quando mi chiedono un’opera la realizzo ovunque. Non ho un murale preferito, ne ho realizzati tanti. Posso dire con orgoglio di essere nato in Sardegna di portare in qualche modo la nostra bandiera e il nostro temperamento con una forma di pittura convenzionale che è quella murale”.