giovedì, 6 Marzo, 2025

Salvaguardia, innovazione e grandi cambiamenti: il settore ittico si incontra per un confronto

Stamattina il seminario organizzato dall'Unicoop Sardegna

Il direttore della Fondazione IMC Paolo Mossone, il presidente del Dipartimento Pesca Unicoop Gian Matteo Panunzi, il direttore dell’AMP Massimo Marras e il presidente Unicoop Sardegna Gianni Fanni

Venerdì, 22 settembre 2023

Superare le nuove sfide del presente per portare il settore ittico verso futuro: questo il tema portante del seminario organizzato dall’Unicoop Sardegna, in collaborazione con il Dipartimento nazionale Pesca Unicoop, dal titolo “La pesca e l’acquacoltura sarda tra sostenibilità e innovazione”.

Stamattina nella sala congressi dell’Hostel Rodia si sono riuniti numerosi portatori d’interesse. “L’incontro è stato un momento molto stimolante”, ha spiegato il presidente dell’Unicoop sarda Gianni Fanni. “La partecipazione degli operatori di settore è un segno importante, soprattutto in una giornata di bonaccia come questa: non erano presenti solamente quelli del settore lagunare, ma anche marino. Hanno mostrato un vivo interesse nei confronti delle problematiche che attanagliano il comparto”.

Nel corso dell’incontro hanno preso la parola il presidente del Dipartimento pesca Unicoop Gian Matteo Panunzi, il direttore della “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre” Massimo Marras e il direttore della Fondazione IMC International Marine Center Paolo Mossone.

“A questi si è aggiunto il sindaco di Cabras Andrea Abis”, ha continuato Fanni. “La presenza delle istituzioni è imprescindibile dal momento che una delle criticità del settore ittico è proprio il bisogno di una governance che non può fare a meno degli amministratori”.

Numerose le problematiche alla base della crisi vissuta oggi dalla pesca e l’acquacoltura. “Si parte dalla necessità di una salvaguardia degli ecosistemi, che deve però coniugarsi con quella dell’indotto economico. La soluzione è la riduzione delle produzioni per favorire un ripopolamento: tuttavia ciò deve necessariamente presupporre delle compensazioni per gli operatori”, ha illustrato il presidente.

“Il settore deve inoltre far fronte a un ricambio generazionale difficile e alle nuove competenze richieste, che devono unire l’innovazione a su connottu, ovvero tutto quel sistema di conoscenze del passato per guidare verso il futuro”, ha aggiunto Fanni. “Altro discorso quello dei cambiamenti climatici, che ha fortemente scosso il comparto: non si può non pensare per esempio ai ritardi sulla pesca di muggini e bottarga”.

Nel corso della mattinata si è parlato anche di granchio blu, un argomento quanto mai attuale. “È un problema che ha riguardato soprattutto l’Adriatico, ma che ha toccato anche le nostre zone”, ha dichiarato Fanni. “Se in un primo momento abbiamo avuto un’aggressione di questa specie aliena, ora si deve andare oltre creando un indotto economico, rendendola una risorsa, salvaguardando l’ambiente e il settore”.

“L’operatore economico deve essere accompagnato in questa nuova quotidianità, con delle campagne serie di compensazione e gestione da parte delle istituzioni preposte”, ha concluso Fanni. “Come associazione abbiamo un ruolo molto importante e la buona risposta di stamattina degli operatori, che hanno partecipato attivamente alla discussione e mostrato molto interesse, è un elemento molto importante per il comparto”.

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