Mercoledì, 25 ottobre 2023
Minaccia azioni di protesta clamorose una donna disabile di Oristano alla quale dal 10 settembre non vengono forniti i presidi monouso ad assorbenza.
“Sto pensando di buttarmi per terra davanti agli uffici Asl e chiamare i carabinieri”, annuncia con la voce rotta dall’emozione. “Attualmente o compro da me i panni o uso gli asciugamani, ma i presidi mi spettano di diritto”.
La donna, in carrozzina e con invalidità al 100%, è assistita dal figlio, che si è rivolto alla Asl, alla Regione e anche a Roma. “Ho contattato la direzione generale della Asl, l’assessorato regionale alla Sanità e ho scritto una mail anche al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ma i panni non sono ancora arrivati”.
“Non solo, quando ci siamo rivolti all’ufficio protesi ci siamo sentiti rispondere dalla referente dell’azienda di correre a casa, che i panni stavano arrivando, ma non si è visto niente”, denuncia il figlio della donna.
“Li stiamo comprando di tasca, ma quelli più economici costano 10 euro il pacco e mia madre ha necessità di numerosi pacchi”, spiega ancora il figlio. “Ci sono anche stati consegnati come favore alcuni pacchi, ma non sono bastati”.
Non è la prima volta che gli utenti denunciano gravi ritardi nella consegna di pannoloni e traverse, che dovrebbe essere forniti dal Servizio sanitario. Sui ritardi cronici nella consegne dei presidi, lo scorso anno, aveva presentato una interrogazione il consigliere regionale Michele Ciusa, del Movimento 5 Stelle. Lo scorso luglio era stata la collega Desirè Manca a risollevare il problema.
La società che ha vinto l’appalto regionale è la Santex: dovrebbe consegnare i presidi direttamente al domicilio degli utenti con cadenza trimestrale (in precedenza i presidi venivano consegnati tramite le farmacie convenzionate) e questa modalità ha aumentato notevolmente i disagi.
Negli ultimi mesi l’azienda si è rivolta a diverse ditte per il trasporto, che cambiano di frequente.
L’appalto della Santex è terminato a settembre. Gli ultimi corrieri erano pessimi. A noi hanno consegnato con 2 mesi di ritardo quelli di giugno. A settembre sono arrivati a fine mese. La signora dovrebbe rivolgersi all’URP dell’Ufficio protesi, troverà un’impiegata molto cortese.