Mimo e teatro figurativo, lezioni-spettacolo con Franco Fais all’Unla

Doppio appuntamento, l'8 e il 9 novembre

Franco Fais

Venerdì, 3 novembre 2023

A lezione di mimo e teatro figurativo per conoscere alcune delle tecniche dell’arte del silenzio e base di ogni stile teatrale. Appuntamento al Centro Servizi culturali Unla di Oristano con due attività a cura di Franco Fais.

La prima, in programma per mercoledì 8 novembre alle 17.30 è “Corpi Animati”: uno spettacolo-lezione di mimo e teatro di figurativo rivolto a chi insegna e/o opera nella cultura e nell’animazione. L’ingresso è libero, sino a esaurimento dei posti disponibili.

Il lavoro è frutto di oltre quarant’anni di esperienza con il teatro e con la scuola, un percorso teatrale creativo che va oltre lo spettacolo inteso come rappresentazione in cui troviamo l’attore che interpreta il dramma e il pubblico che assiste. Franco Fais illustra con semplici e brevissime spiegazioni le caratteristiche dei diversi generi teatrali e interpreta delle brevi storie attraverso il mimo, il clown, i burattini, i muppet, le marionette e le maschere.

“Corpi animati” è una sorta di spettacolo-cantiere dove i partecipanti assistono alle diverse fasi della costruzione di alcuni numeri, di alcuni congegni scenografici apparentemente semplici ma che durante lo spettacolo diventano elementi di pura magia. Il mimo Bubè rappresenterà  ostacoli ed imprevisti della vita quotidiana. Il clown Babà tenterà di liberare gli animali del circo. Il burattino Mago Salì esibirà la grande magia delle trasformazioni. Le marionette Qua Qua e Briciola tenteranno numeri acrobatici e danze. Il pupazzo Topina Dormigliona  canterà la canzone più famosa del mondo.

Quattro maschere svolgeranno lo stesso compito ma ognuna avrà un comportamento e un movimento corporeo adatto alla propria espressione. Chiuderà lo spettacolo-lezione la bella e delicata Catilina, che saluterà il pubblico con la grazia di una divinità. Alla fine della rappresentazione verranno spiegate alcune tecniche che i partecipanti proveranno a usare nei momenti dedicati al racconto.

La seconda attività invece, in programma per giovedì 9 novembre, sempre alle 17.30 è lo spettacolo di mimo “Il corpo racconta” di e con Franco Fais: racconta una serie di storie tragicomiche rappresentate con la silenziosa e magica arte del mimo. Anche in questo caso ingresso libero sino a esaurimento dei posti.

Alla base del contenuto espressivo dello spettacolo il mimo e la pantomima. In questo  lavoro i personaggi e gli episodi seguono coerentemente i canoni dell’arte del mimo, riconosciuta in assoluto l’arte del silenzio e la base di ogni stile teatrale. Il trucco, il costume e la gestualità ci riportano direttamente nell’universo del mimo di Etienne Decroux, della pantomima di stile di Marcel Marceau e dello stile di Franco Fais con tutto il bagaglio tragicomico e divertente.

Lo spettacolo è un campionario di storie universali e di vita quotidiana, di immagini fantastiche e oniriche, episodi intrisi di ironia e comicità. Il racconto teatrale diventa un’emozionate avventura ricca di quell’elemento di curiosità e di magia che avvolge tutti i personaggi dell’immaginario collettivo: la tragicomica passeggiata col cane, la storia della mucca, la genesi,  la storia del costruttore di maschere e nell’emisfero onirico troviamo l’incubo o la tragedia del processo e il dramma del mendicante. A fine spettacolo è previsto un incontro con il pubblico per soddisfare tutte le curiosità e per spiegare i vari elementi tecnici che fanno del mimo l’arte illusionistica per eccellenza.

Franco Fais. Nasce a Bonarcado nel 1957. Negli anni ’80 a Roma diviene allievo di Angelo Corti (tra i più bravi maestri di mimo e commedia dell’arte in Europa) e Marise Flach (assistente di Etienne Decroux, creatore del mimo moderno e maestro di Marcel Marceau ). È stato inoltre allievo di Marcel Marceau, Yves Lebreton ed Eugenio Ravo (altro  assistente di Etienne Decroux). Rappresenta i suoi spettacoli in Italia, in Polonia e in Francia. Dall’83 tiene dei seminari di mimo, teatro delle ombre, teatro di figura, cinema, fotografia, per ragazzi, giovani e insegnanti. Dal 1983 ha insegnato nelle scuole elementari e promuove esperienze didattiche innovative legate alle attività espressive. Ha condotto per otto anni, con i ragazzi di Baressa, ricerche, spettacoli e film su tradizioni, antiche leggende, riti e vecchie credenze.

Dall’83 tiene corsi di Educazione all’Immagine, educazione al teatro infantile, didattica creativa per insegnanti e alunni di ogni ordine e grado. Nel 93 fonda il Gruppo Ixtlan, compagnia teatrale dell’Istituto d’Arte di Oristano, classificatosi , con lo spettacolo sui quattro elementi “Il rito”, al primo posto alla selezione regionale di “Teatro a scuola”. Nel 94 si è esibito con Elio Pandolfi al teatro lirico di Cagliari. Nel 95 ha inaugurato il C.E.T. DI Mogol in Umbria con Federico Fazuoli, Vittorio Storaro, Vittorio Sgarbi, Giuliano Montaldo.

Nel 2002 e ’stato attore e regista dello spettacolo etnico “Anima sarda” rappresentato a Modena con 35 personaggi in scena. Nel dicembre 2003 si è esibito con la lezione di scienze senza parole: “ muu…zzzzz…miao…ciao“ al teatro Garau di Oristano. Nel mese di maggio 2004, ha tenuto il laboratorio “Contos antigos”, come rappresentare le antiche leggende sarde con il teatro delle ombre e il mimo, per alunni ed insegnanti di trenta scuole materne ed elementari dell’ Isola. Nel mese di Ottobre 2004 ha tenuto una settimana di spettacoli al S.I.A.L. di Parigi, e si è esibito nelle più importanti piazze della capitale francese. Il 23 aprile del 2005 si è esibito a Salsomaggiore Terme, nella manifestazione del ventesimo anno di fondazione del monastero zen Fudenji, insieme a Eleonora Brigliadori e Gene Gnocchi. Nel giugno 2005 ha realizzato il film “I tre chiodi “sulla passione di Cristo, interpretato da bambini dai 6 ai 10 anni. Da diversi anni tiene seminari di espressione corporea e mimo presso l’università di Corte e Bastia, in Corsica.

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