Fiaccolata per Gaza, quattro fermate lungo la “Via Pacis” nel centro di Oristano

L'iniziativa è promossa dall'associazione politico-culturale Liberanimos

Venerdì, 12 gennaio 2024

Quattro “stazioni” nel centro storico di Oristano, e in ognuna di queste un momento di silenzio, una lettura e una riflessione. È quello che si farà con la fiaccolata “Via Pacis”, per invocare un cessate il fuoco, per dire di no alla violenza e alle atrocità che da mesi stanno colpendo Gaza.

L’iniziativa in programma per domani, sabato 13 gennaio, alle 18, è promossa dall’associazione politico-culturale Liberanimos.

Le quattro stazioni scelte sono piazza Roma, piazza Eleonora, il sagrato della Cattedrale e infine piazza Roma. Ad accompagnare la fiaccolata ci saranno anche il coro etnico “Eleonora d’Arborea”, diretto da Antonello Manca, e il coro Diatonìa, diretto da Nicola Piredda.

Paolo Vanacore leggerà in ogni stazione uno dei quattro brani scelti per richiamare al senso di responsabilità civica collettiva e risvegliare le coscienze di tutti: dallo scritto di Caitlin Johnstone “Non distoglierò lo sguardo” alla poesia “I bambini giocano alla guerra” di Bertolt Brecht, per poi passare a “Cristo sotto le macerie”, tratto dall’omelia di Natale del reverendo Munther Isaac di Betlemme e, infine, i versi della poesia “Se devo morire” di Refaat Alareer, accademico e attivista palestinese, professore di letteratura inglese all’Università islamica di Gaza, ucciso in un attacco aereo a dicembre.

“Volevamo fare questa fiaccolata di pace già nei mesi passati”, dice Annalaura Marroccu, nel direttivo di Liberanimos, “ma abbiamo dovuto rimandarla perché in concomitanza con altri eventi e iniziative nel centro storico durante il periodo natalizio. Abbiamo invitato a partecipare tutta la cittadinanza e le istituzioni: è importante dare un messaggio di pace anche qui, nella nostra città, perché non si può più continuare a girarsi dall’altra parte e fare finta che non stia succedendo niente”.

L’associazione Liberanimos aveva già proposto una prima iniziativa il 4 novembre, richiamando l’attenzione sull’articolo 11 della Costituzione, che sancisce l’impegno dell’Italia a ripudiare la guerra come strumento di offesa e a promuovere la pace nelle relazioni internazionali.

4 Commenti

  1. Si, ottima idea… ma mi chiedo, come mai non si è promossa la stessa iniziativa per la Ucraina, bombardata da anni dalla Russia? E come mai nessuna manifestazione per Israele quando è stata attaccata da Hamas? E nessuna partecipazione per le donne e di bambini israeliani violentati da Hamas?

    • Partendo dal presupposto che tutti gli esempi fatti da lei sono aberrante e da condannare fermamente. Gli esempi da lei fatti sono relativi a atti di terrorismo o ad aggressioni di paesi non democratici già ampiamente condannati. Qui ci troviamo di fronte ad uno stato democratico, con ‘principi occidentali” che sta deliberatamente violando tutte le convenzioni internazionali e i diritti umani. La manifestazione è rivolta ai nostri governi affinché condannino senza ipocrisia questo massacro.
      Non sono un attivista, non ho partecipato alla fiaccolata, perché non lo sapevo, ma sono contro ogni atto di aggressione nei confronti di civili inermi. Sono con il popolo israeliano per quello che ha subito nella storia e sta subendo nel presente, sono con l’Ucraina per la vile aggressione ma sono anche con i civili di Gaza massacrati dall’esercito di uno stato sovrano e democratico, che deliberatamente sta compiendo un massacro.
      Le manifestazioni come questa servono a sensibilizzare i nostri governi quando si voltano per non vedere.

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