I fondi ci sono, il progetto no: bimbi disabili ancora esclusi dalla ludoteca

Nessun passo avanti nonostante le promesse arrivate dal Comune nei mesi scorsi

Foto d’archivio

Mercoledì, 17 gennaio 2024

L’amministrazione comunale di Oristano aveva assicurato che, grazie alla disponibilità di nuovi fondi, anche i bambini con disabilità – e quindi con necessità di un educatore dedicato – sarebbero stati ammessi a frequentare le ludoteche comunali. A distanza di 4 mesi dall’annuncio, però, niente è stato fatto per garantire ai piccoli in condizione di fragilità di poter trascorrere qualche ora di gioco con i loro coetanei.

“L’assistente sociale che ha in carico la nostra richiesta ci ha spiegato che per poter assumere l’operatore da affiancare a mio figlio e ad altri bambini con esigenze simili non è sufficiente la disponibilità dei fondi ma è necessario un progetto, di competenza della responsabile dell’ufficio”, spiega Laura, la mamma di Silì che a giugno dell’anno scorso aveva lanciato un appello, raccontando la storia di suo figlio di 7 anni, affetto da una disabilità neurologica e per questo motivo escluso dalla possibilità di frequentare la ludoteca comunale.

“Ma sui tempi di definizione di questo progetto”, prosegue Laura, “non ho avuto nessuna risposta. Quel che è certo è che non si sa ancora se e quando il mio bambino potrà essere ammesso a frequentare la ludoteca”.

Era stata l’assessora Carmen Murru ad annunciare il potenziamento dei servizi sociali comunali, grazie all’incremento delle risorse del Fondo di solidarietà assegnate al Comune di Oristano per l’anno 2023, pari a 269.000 euro. ”Una somma che intendiamo impiegare per il raggiungimento e il mantenimento del livello essenziale delle prestazioni, tramite interventi, servizi sociali e l’assunzione di figure professionali”, aveva spiegato il sindaco Massimiliano Sanna.

“Interveniamo anche per attivare un servizio a favore dei bambini con disabilità che vogliano frequentare le ludoteche comunali e che a tal fine abbiano necessità di un educatore dedicato”, aveva aggiunto l’assessora Carmen Murru.

Ma anche nell’anno scolastico corrente non è stato inserito nel servizio nessuno dei bambini con necessità di un educatore dedicato: i loro nomi (indicati solo con le iniziali) continuano infatti a figurare insieme a quelli degli altri bimbi nella lista d’attesa delle 48 domande inevase.

Un vero peccato per un servizio che sarebbe di grande utilità non solo per la crescita e l’integrazione dei bambini in condizioni di particolare fragilità ma anche per i loro genitori, che potrebbero così dedicarsi con maggiore serenità alle altre incombenze familiari o di lavoro.

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