Giovedì, 21 marzo 2024
Sono 13 mila 684 i turisti che hanno visitato l’Infopoint di piazza Eleonora dal 2022 a oggi, 5423 nei 151 giorni di apertura del 2022, 7468 nei 181 giorni di apertura del 2023 e 783 nei 49 giorni del 2024.
I dati sono stati resi noti da Giulia Contu, presidente del Comitato Turismo della Fondazione Oristano – Università di Cagliari durante il convegno “Dal dato alla destinazione: scenari futuri per il turismo del territorio”, organizzato dal Comune di Oristano e dalla Fondazione Oristano, e ospitato nella Sala degli Evangelisti a Palazzo degli Scolopi.
Il 41% sono turisti italiani, seguiti da francesi, tedeschi e spagnoli, ma anche qualche russo e cinese, concentrati nella fascia di età tra i 45 e i 65 anni. Risulta molto forte la presenza di turisti domestici e il mezzo di trasporto preferito è l’automobile, soprattutto quella privata.
Dai dati (fonte Sired, il sistema informativo di raccolta ed elaborazione dati fornito dalla Regione Sardegna alle Province ed alle strutture ricettive) si trova conferma del fatto che i turisti tendono a rimanere in prossimità della zona di arrivo (porti e aeroporti). Dai dati dell’Infopoint emerge che la gran parte dei turisti arrivano da Cagliari e Porto Torres, ma anche sono in totale 71 i comuni di provenienza e 189 quelli verso i quali i turisti proseguono le vacanze.
Ed è questa l’innovazione introdotta dal sistema informativo dell’infopoint: la capacità di prevedere i movimenti dei turisti attraverso la loro profilazione.
“Oristano vale il 3% del turismo isolano e la Sardegna vale a sua volta il 3% del turismo nazionale”, ha detto Paolo Manca, presidente di Federalberghi Sardegna, chiudendo il convegno e parlando di scenari futuri. “Questo deve farci capire che la Sardegna non è al centro dell’Italia e tanto meno del mondo. Il mare, le spiagge, la storia e lo straordinario patrimonio naturale non sono sufficienti. Occorre organizzare i territori, capire cosa i turisti cercano e proporre un’offerta adeguata e in questo senso il ruolo della Regione è fondamentale. Oristano ha troppi pochi alberghi e la politica dovrebbe intervenire per aumentare la capacità produttiva del territorio. E poi occorre capire il target del turista e per questo motivo i dati forniti oggi e ancor di più il metodo proposto sono particolarmente preziosi. Dobbiamo integrare profilazione, intelligenza artificiale e big data, strumenti utilissimi per capire come programmare e soddisfare la domanda di turismo”.
Se Oristano avesse voluto, ora i turisti arriverebbero in maggioranza dall’aeroporto di Oristano-Fenosu (e così sarebbe stato giusto)
Al turista piacerebbe spendere meno per poterci raggiungere. I trasporti sono troppo cari
I pochi turisti che arrivano d’estate perché dovrebbero soggiornare in un albergo ad Oristano? Cosa offre Oristano al turista? Veramente poco ed è per questo che preferiscono le zone di mare. Concordo con il dire che la Sardegna non è il centro dell’Italia così come il mare della Sardegna non è il centro dell’Europa che ha tante nazioni con mare ugualmente bello e che sono in grado di fornire servizi migliori. Caro Cittadino di Oristano credi ancora a Fenosu? Fenosu è stato solo uno spreco di soldi pubblici e per avere un aeroporto serio andrebbe abbattuto e ricostruito e qualsiasi altra chiacchiera rimane tale
o in tutti in cantieri si finiscono i lavori e poi si chiudono oppure qui turisti non se ne vedranno più!! poi specie torregrande. personalmente ho un’ansia che non si finiscono i lavori entro quest’anno e cmq se finiscono anche resto scettica. manca comunque un BEL parco giochi a torregrande!!!!!!! con i bambini a oristano/torregrande non è per niente bello!!! personalmente mi sposto spesso a zeddiani fordongianus arcidano o narbolia etc. ma torregrande è il biglietto da visita di oristano per il turismo e dovrebbe essere perfetto!!! però cade a pezzi!