Mercoledì, 17 aprile 2024
Il ragno nuragico, il gatto selvatico, il pastore fonnese: ritratti con i propri simili per sensibilizzare verso la salvaguardia dell’ecosistema sardo. È la mostra Tiliguerta di Tiziana Sanna, curata da Alessandra Menesini e sarà inaugurata sabato prossimo – 20 aprile – al Museo Diocesano Arborense, alle 19.
“L’artista porta avanti da anni un progetto che ha come obiettivo lo sviluppo di una maggiore sensibilità verso la salvaguardia dell’ecosistema sardo, la conoscenza e la protezione delle specie faunistiche a rischio, la tutela della biodiversità. Progetto che hai il supporto di WWF Italia, della LIPU Sardegna, della Regione Sardegna, della Rete regionale per la conservazione della fauna marina, del CreS – Centro di recupero del Sinis e del CRTM – Centro recupero cetacei e tartarughe marine Laguna di Nora”, spiegano dal Museo.
“Il ragno nuragico, il gatto selvatico, il pastore fonnese compaioni nelle tele di Tiziana Sanna come in una (bestiale) galleria degli avi. Primi piani sullo sguardo del gufo e sui palchi ramificati del Cervus, in un repertorio che rende onore alle specie endemiche della Sardegna. Assurti al grado di soggetti pittorici, la rana, la volpe, gli asinelli albini occupano interamente gli sfondi di una quadreria che ricorda le pose auliche dei principi e dei monsignori”.
“Personaggi eminenti che ai pennelli chiedevano l’immortalità e volevano essere ricordati ai posteri nella gloria delle loro insegne”, continua la spiegazione degli organizzatori. “Tiziana Sanna è andata a cercare nei testi i nomi scientifici di questi strani animali nati in un’isola e per questo speciali. Più piccoli dei loro colleghi oltre mare e in qualche caso unici. Con abile realismo, l’artista ne riproduce i corpi e i caratteri, collocando però queste antichissime creature in uno spazio neutro per niente mimetico”.
“La mostra”, prosegue la presentazione, “è il frutto di un lungo lavoro di ricerca artistica ed espressiva, dietro la rappresentazione realistica di ogni soggetto si nasconde un significato, un messaggio più profondo: non è una semplice imitazione della natura, è contemplazione, celebrazione, un invito a riflettere sulla precarietà della vita di queste specie straordinarie e sulle misure da adottare per evitarne la scomparsa”.
L’esposizione potrà essere visitata fino al 2 giugno, il mercoledì dalle 10 alle 13 e dal giovedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.