Maestri del Lavoro in cattedra per spiegare agli studenti di Oristano la cultura della sicurezza

Un incontro all'Itis Othoca

L’incontro con gli studenti dell’Othoca

Martedì, 7 maggio 2024

Non solo l’apprendimento della nozionistica, ma la sensibilizzazione su una cultura della sicurezza a tutto tondo. L’obiettivo dell’incontro al quale hanno preso parte quaranta alunni di tre classi del corso Meccanica e Meccatronica dell’Itis Othoca, che è stato tenuto da alcuni volontari dei consolati regionali della Federazione nazionale dei Maestri del Lavoro, professionisti insigniti della Stella al Merito.

Abbiamo voluto dare una testimonianza formativa, proiettando immagini legate alla sicurezza e commentandole con i ragazzi”, ha spiegato il coordinatore regionale del progetto con le scuole della Federazione, Ferdinando Fanari. “In questo modo gli studenti hanno avuto degli esempi pratici sui quali riflettere. A questi si sono aggiunti i concetti di rischio e pericolo e altre informazioni essenziali per una corretta formazione”.

L’incontro è rientrato nelle attività PCTO, ex “alternanza scuola-lavoro”. “I ragazzi hanno potuto scoprire quali comportamenti sicuri tenere non solo in ambito lavorativo, ma anche nella quotidianità”, ha illustrato Walter Podda, professore referente delle attività. “Si sono mostrati molto interessati all’argomento e attraverso un test sul cellulare”.

“Abbiamo avuto un tasso di risposte corrette del 70%, perciò i ragazzi hanno compreso gli argomenti”, ha aggiunto Fanari.

Gli studenti a lezione

La Federazione nazionale Maestri del Lavoro è un’associazione riconosciuta dal 1956 e si impegna attivamente in attività di volontariato nelle scuole, che gode del sostegno del Ministero dell’Istruzione. “Anche a livello regionale dal marzo scorso promuove degli incontri del progetto “Scuola-Lavoro” negli istituti: siamo arrivati al 22° incontro con oltre 1200 studenti coinvolti”, ha spiegato Fanari.

“Abbiamo iniziato con quattro volontari, ma quest’anno siamo arrivati a sette e nel 2025 contiamo di arrivare ad almeno una decina. La nostra è un’attività di volontariato, che mira proprio a incontrare i ragazzi e a sensibilizzarli su diversi temi. Noi per ora ci occupiamo della cultura della sicurezza, in futuro potremo aggiungere dei moduli sull’etica del lavoro, la gestione dei colloqui e del curriculum e la cultura d’impresa.”, , ha continuato il coordinatore regionale. “I professionisti insigniti della Stella al Merito del Lavoro vengono da diversi settori, perciò possono offrire diversi spunti. Nel resto della Penisola questo tipo di attività va avanti da circa vent’anni, noi siamo agli inizi. La Federazione è suddivisa in consolati: la Sardegna ne ha due, di cui uno per Sassari-Nuoro e quello dedicato all’area Cagliari-Oristano”.

La lezione sulla sicurezza è arrivata all’indomani dell’ennesima tragedia sul lavoro, che stavolta ha colpito Casteldaccia, in Sicilia, con la morte di cinque operai a causa di esalazioni da idrogeno solforato. “Le cause del triste episodio dovranno ancora essere accertate”, ha commentato Fanari. “Abbiamo però avuto modo di approfondire con i ragazzi i comportamenti da tenere negli spazi confinati. Un argomento peraltro presente nel nostro modulo di formazione”.

“Le morti sul lavoro dimostrano che nonostante esista la normativa e la maggior parte delle aziende rispetti le regole, è carente la cultura della sicurezza nelle persone. Occorre maggiore formazione in questo senso in modo che chi lavora segua comportamenti corretti e nel rispetto delle regole, senza esporsi al rischio infortuni e incidenti che coinvolgano sé stessi o gli altri. Inoltre chi lavora in situazioni non sicure deve rifiutarsi di farlo”, ha concluso Fanari. “Così molti, per ingenuità o abitudine, si mettono in pericolo. Ecco perché a partire dalle scuole, è necessario sensibilizzare i lavoratori di domani sulla propria educazione al corretto comportamento per non esporsi a rischio incidente: gli studenti di oggi hanno una certificazione e hanno già affrontato questi temi, ma serve comunque una vera e propria educazione”.

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