Mercoledì, 8 maggio 2024
Una mostra informativa sugli effetti delle sostanze psicoattive sul cervello degli adolescenti, ma anche conferenze e dibattiti con esperti per fornire informazioni utili sulla prevenzione e la lotta alle dipendenze. Stamane ha fatto tappa al palasport Sa Rodia il tour “No dipendenze” e all’appello hanno risposto oltre 600 studenti, arrivati da mezza provincia e non solo.
Erano presenti tanti stand informativi con materiale divulgativo e nel piazzale del palasport c’erano anche la polizia, i carabinieri, la polizia locale e la guardia di finanza per far conoscere pericoli e conseguenze legati a comportamenti imprudenti. E ancora, laboratori di disegno, fai da te, giochi antichi e da tavolo, il laboratorio di bike trial con Davide Riffaldi, calisthenics e tanto altro. Tra gli stand, poi, un laboratorio di educazione digitale a cura di Gavino Puggioni e i laboratori di break dance.
Hanno risposto all’invito dell’associazione Sport e Salute le sedi di Oristano e Ghilarza dell’istituto Mariano IV d’Arborea, il liceo Artistico di Oristano, l’Istituto Don Deodato Meloni, l’Istituto tecnico Lorenzo Mossa, l’Itis Othoca, il liceo Benedetto Croce e l’Istituto comprensivo 1, con le sedi di Palmas Arborea e Santa Giusta. E c’erano pure gli alunni della scuola secondaria di primo grado di Nurallao, oltre a un’associazione di Tortolì che ha curato un laboratorio di scacchi all’aperto.
Sotto la direzione generale di Roberto Betocchi, il tour “No dipendenze” è promosso dall’associazione Sport e Salute e coordinato dalla presidente Annalisa Pusceddu. Il progetto è realizzato grazie al contributo dell’Assessorato regionale alla Pubblica Istruzione e di sponsor privati.
“Oggi a Oristano abbiamo portato un grande villaggio e proposto tante alternative alle dipendenze”, ha spiegato la presidente dell’associazione Sport e Salute, Annalisa Pusceddu. “Molto interessante è la mostra sul cervello curata dal neurofarmacologo Stefano Canali, professore dell’Università Roma Tre. L’esposizione propone 15 pannelli che spiegano la risposta del cervello di un adolescente a una sostanza psicoattiva. Canali è venuto qui in Sardegna e ha formato 14 ragazzi provenienti da diverse scuole dell’isola: sono loro che fanno da guide. La mostra è itinerante: nei giorni scorsi, per esempio, era all’Istituto Mossa. Dopodomani porteremo il progetto ‘No dipendenze’ nelle scuole di Aritzo, poi andremo a Porto Torres, Ilbono, Lotzorai e Villagrande. A settembre il villaggio arriverà San Gavino e a Carbonia. Inoltre, con Gianluca Medas stiamo preparando uno storytelling che porteremo nelle scuole superiori”.
La mattinata si è aperta con l’introduzione dell’attore Gianluca Medas e dell’artista oristanese Claudia Tronci, la parola, poi, è passata al direttore artistico dell’evento, Alex Musa, che nella veste di conduttore ha coinvolto gli studenti in maniera empatica, facendo leva sul fattore emotivo.
Al palasport erano presenti anche il vicario del prefetto, Giuseppe Rania, il questore Giuseppe Giardina, il comandante provinciale dei carabinieri Steven Chenet, il comandante provinciale della Guardia di finanza, Giancarlo Sulsenti, e il comandante della polizia locale, Gianni Uras. La tappa oristanese del tour “No dipendenze” è stata patrocinata dal Comune di Oristano, rappresentato oggi dal sindaco Massimiliano Sanna e dall’assessore alle Politiche giovanili Antonio Franceschi.