Un’estate all’Unla tra cinema, musica e libri con “Il giardino del Centro”

In via Carpaccio anche le serate di Dromos e gli incontri di "Settesere Settepiazze Settelibri"

Il giardino dell’Unla nell’allestimento estivo – Foto pagina Facebook Centro Servizi Culturali Oristano

Venerdì, 23 maggio 2024

Fisiche, immaginarie, contese, ma anche d’origine, da scoprire e da riconquistare. Sono tutto questo le Terre protagoniste della 14a edizione della rassegna estiva del Centro servizi culturali Unla “Il giardino del Centro”, che anche quest’anno promuoverà delle serate in comunità tra libri, musica, cinema e scambio reciproco.

Il ricco calendario si snoderà dal 2 al 30 luglio. “Il programma è quasi del tutto definito, mancano gli ultimi dettagli e conferme”, ha commentato il direttore dell’Unla, Marcello Marras. “Il tema scelto per quest’anno è Terre, inteso non solo come un luogo fisico, ma anche in senso metaforico, dando spazio a dialoghi che spazieranno su numerosi argomenti”.

“Le serate saranno per lo più il martedì e venerdì, sempre alle 21, con qualche eccezione per l’intreccio della nostra rassegna con due importanti festival regionali che fanno tappa in città: Settesere Settepiazze Settelibri, che da Perdasdefogu arriverà fino da noi sotto la direzione artistica del giornalista Giacomo Mameli e la tradizionale collaborazione con Dromos”, ha aggiunto il direttore.

Il direttore dell’Unla Marcello Marras

La rassegna “Il giardino del Centro” si aprirà nel segno del cinema. “Le proiezioni sono senza dubbio le iniziative che attirano più partecipanti. Martedì 2 luglio avremo come ospite il regista Ruggero Romano con Cielo aperto. La pellicola è stata scelta anche per la sua attinenza con il tema Terre: è dedicata a Venezia, città in cui acqua e terra si incontrano, e nella quale si muovono le sei narrazioni di cittadinanza multiculturale e di riconquista dello spazio pubblico”, ha spiegato Marras. “La particolarità è che le presentazioni del film sono gestite da un gruppo di giovani con il sistema del cinema sospeso: in sostanza vengono raccolti dei fondi per l’organizzazione di una serata in un’altra location. Nel nostro caso è il nostro Centro a contribuire alla prossima proiezione di Cielo aperto”.

Se la serata del 5 luglio è ancora in fase di definizione, quella del 9 sarà all’insegna dell’inclusività. “Gli autori Luca Bravi ed Eva Rizzin presenteranno il loro nuovo libro dal titolo Lacio Drom – Storia delle classi speciali per zingari, che offrirà uno spaccato sull’Italia tra gli anni ‘60 e ‘80, periodo in cui gli studenti di etnia rom venivano relegati in classi separate, con orari diversi rispetto ad altri ragazzi”, ha detto Marras. “Una storia che ricalca bene il nostro tema per questa estate e riprende le nostre iniziative annuali sull’integrazione e l’inclusività, per l’abbattimento delle discriminazioni contro i rom”.

Il 12 luglio Il Centro proporrà il film “Un ponte per Terabithia”, nel quale le terre in cui si approderà non saranno solo quelle della fantasia, ma anche quelle legate alle relazioni e alla sofferenza.

Da lunedì 15 luglio spazio al festival di Perdasdefogu. “Ospiteremo l’appuntamento con Settesere Settepiazze Settelibri, che ogni anno richiama in Sardegna giornalisti nazionali e internazionali: dovremmo avere come ospite Sergio Rizzo, che presenterà la sua nuova opera, affiancato da Giacomo Mameli”, ha continuato il direttore. “Anche il 19 luglio avremo un altro appuntamento con il festival, ma il programma non è ancora stato confermato”.

La settimana seguente ci saranno tre giornate con Dromos e il 30 luglio si chiuderà con un gran finale in via di definizione. “Lunedì 22, martedì 23 e mercoledì 24 abbineremo la nostra rassegna al festival, unendo le nostre proiezioni a delle introduzioni musicali”, ha annunciato Marras. “I film scelti riusciranno a unire il nostro tema Terre con quello di Dromos, che quest’anno sarà Change, cambiamento”.

La rassegna è ormai giunta alla 14a edizione e fa da richiamo nel centro di via Carpaccio. “Quando anni fa abbiamo proposto di organizzare delle serate a tema culturale in estate a Oristano, ci hanno presi per pazzi”, ha commentato Marras. “Abbiamo iniziato nel 2008 con qualche serata nella nostra sala esterna, ma poi ci siamo spostati nel giardino e già il primo anno abbiamo avuto centinaia di persone. Il giardino è così diventato il centro nevralgico delle nostre serate e ci riporta alla mente la nostra cara collega Marina Pala, scomparsa da ormai quattro anni, che ha contribuito a far nascere e costruire l’appuntamento estivo. La rassegna è un sunto degli argomenti che ci stanno a cuore: diritti, inclusività, integrazione e senso di comunità”.

Il giardino si farà bello in vista della rassegna. “Come ogni anno, a fine giugno, avremo i laboratori di comunità per la decorazione dell’area: grandi pulizie e piccole creazioni, che però saranno utili e contribuiranno a creare un senso di responsabilità nei cittadini. Lo scorso anno per esempio abbiamo lavorato sul tema del riciclo, con la creazione di cestini per la differenziata, mentre negli anni precednti avevamo ricavato dei vasi da degli scarponi e delle fioriere dai pallet”, ha concluso Marras. “È sempre bello vedere tanto impegno da parte di tutti. Speriamo che anche quest’anno la manifestazione sia partecipata: spesso qualcuno si lamenta del fatto che gli appuntamenti coincidano con altre iniziative culturali, ma è segno che in città ci sono vita e varie opzioni tra cui scegliere, spingendo sempre più persone a uscire e partecipare alla vita di comunità. La cultura serve a questo ”.

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