Anche a Oristano c’è chi lavora alla trasformazione delle maschere da mare in maschere ospedaliere, utilizzabili in terapia sub-intensiva nella cura del coronavirus.
Pietro Di Dio, professionista impegnato nel settore delle nuove tecnologie e nel Punto Impresa Digitale della Camera di commercio di Oristano, ha messo a disposizione la sua stampante 3D, per realizzare e poi inviare al reparto covid dell’ospedale di Sassari alcune particolari valvole da integrare nelle maschere da mare Decathlon, trasformate, appunto, in maschere ospedaliere.
L’iniziativa personale di Pietro Di Dio, è nata dalla sua volontà di aiutare i medici e gli infermieri che si trovano nella drammatica situazione legata alla diffusione del covid-19.
“Grazie al gruppo di appassionati amici maker, anche loro disponibili ad aiutare, sono riuscito a mettermi in contatto con un odontoiatra di Sassari, il quale avendo contatti con l’ospedale ha fatto esplicita richiesta di delle valvole da integrare nelle maschere di decathlon”, spiega il professionista oristanese. “Grazie al passaparola ho ricevuto il file con il progetto già pronto e mi sono solo limitato a stamparli con la mia personale stampante 3D”.
“Adesso faccio parte di due gruppi: uno a livello regionale e l’ altro nazionale, nei quali ci sentiamo tutti costantemente attraverso Telegram, scambiandoci idee e informazioni utili per le stampe”, conclude Pietro Di Dio. “Spero con tutto il cuore che ciò che produciamo possa servire ad aiutare quelle persone che in questo momento soffrono”.
“Non siete soli”, ha scritto Di Dio nel bigliettino inviato insieme alle maschere all’ospedale sassarese. Ora c’è anche lui al fianco degli operatori sanitari per dare aiuto e speranza a chi combatte contro il virus.
Giovedì, 2 aprile 2020