Sabato, 29 giugno 2024
L’Oristanese ci ha provato, ma la Tharros ha rispedito l’idea al mittente. Non ci sarà nessuna fusione tra le due storiche società di calcio di Oristano. La proposta di unire le forze è di due settimane fa, ieri però i discorsi si sono chiusi con un nulla di fatto.
Ognuno per la sua strada, quindi. L’Oristanese continuerà a investire sul calcio giovanile e sul futsal, come ha fatto negli ultimi anni, mentre la Tharros sarà chiamata a ripartire dopo l’amara retrocessione in Promozione maschile e una buona prima stagione in Serie C femminile.
Appena un mese fa il proprietario e dirigente della Tharros Tonio Mura aveva chiamato a raccolta la città, convocando un’assemblea pubblica a Palazzo degli Scolopi. In quell’occasione aveva chiesto maggiore partecipazione agli oristanesi, aprendo al possibile ingresso nella società biancorossa di nuovi investitori.
“Credevamo tanto nella fusione”, ha dichiarato il presidente dell’Oristanese Gianni Scanu, “abbiamo messo sul piatto un intero settore giovanile con oltre 150 atleti. Ci sarebbe piaciuto creare un progetto importante per la città e per il territorio. Da soli non si va da nessuna parte”.
“Non avremmo stravolto il nome della Tharros”, ha commentato il responsabile del settore giovanile dell’Oristanese Marco Dessì, “con la fusione avremmo unito calcio maschile e femminile, futsal e settore giovanile. E con le nostre giovanili ci siamo presentati alla Tharros senza chiedere neanche un euro in cambio. Pazienza, continueremo da soli. Dal 1° luglio inizia la nuova stagione, lavoreremo per far sì che i nostri ragazzi possano continuare le attività proposte lo scorso anno”.
“Oggi”, ha motivato il rifiuto il proprietario della Tharros Tonio Mura, “non abbiamo certezze sulla disponibilità del campo Tharros, interessato da lavori di riqualificazione. Inoltre, i tempi sono troppo stretti per pensare a una fusione. Non so se in futuro ci sarà la possibilità di riprendere questo discorso, in questo momento però non ce la sentiamo”.