“A Torre Grande lotta agli incivili che abbandonano rifiuti. Ci vuole educazione”

Appello dell'assessora Maria Bonaria Zedda, che ha risposto a un'interpellanza presentata dai consiglieri comunali di Alternativa sarda Progetto Sardegna

Il lungomare di Torre Grande

Mercoledì, 18 settembre 2024

Si è parlato del servizio di pulizia e del decoro di Torre Grande, ieri, in Consiglio comunale. La consigliera Maria Obinu (Alternativa sarda Progetto Sardegna) ha illustrato un’interpellanza presentata insieme ai consiglieri Umberto Marcoli e Giuseppe Obinu sulla situazione della borgata marina di Oristano, chiedendo al sindaco Massimiliano Sanna e agli assessori competenti cosa sia stato fatto nel corso di questa estate, “perché nel cuore della stagione estiva il degrado regna proprio a pochi passi dalla piazza principale di Torre Grande”, e quanti siano i fondi a disposizione della Oristano Servizi per il decoro della borgata. È stata chiesta una relazione in aula del presidente e del direttore della società in house.

L’assessora all’Ambiente Maria Bonaria Zedda ha risposto evidenziano l’attenzione dell’amministrazione verso Torre Grande, confermata dai numerosi progetti in corso, a partire da quello per la riqualificazione del lungomare. “I lavori comportano disagi”, ha detto Zedda, “tanto più evidenti se l’area interessata è frequentata da residenti e turisti ed è popolata di attività economiche. Ma bisogna saper ragionare sul medio e lungo termine per valutare i benefici che deriveranno dalla riqualificazione urbanistica, ambientale e turistica. I lavori, parte di un progetto per migliorare la fruibilità e l’attrattiva turistica dell’area, includono la sistemazione della pavimentazione, la creazione di nuove infrastrutture, il miglioramento delle aree verdi e l’installazione di nuovi arredi urbani”.

“Cerchiamo di ridurre al minimo i disagi, ma alcune difficoltà sono inevitabili durante l’esecuzione”, ha aggiunto l’assessosa. “In estate è stata aggiunta la collaborazione di due operai Lavoras per la pulizia delle aiuole del lungomare, raddoppiata la frequenza degli svuotamenti dei cestini e potenziato il servizio di pulizia. Riguardo al decoro, si deve sottolineare che la medaglia ha sempre due facce: quella di chi sporca e quella di chi deve pulire. È giusto, quando ci sono, sottolineare ritardi e inefficienze da parte di chi è chiamato a garantire la pulizia, ma sono altrettanto evidenti il troppo frequente abbandono indiscriminato di rifiuti e il mancato rispetto delle più elementari regole di civile convivenza. Occorre investire sempre più in educazione e in campagne di sensibilizzazione. Lo stiamo facendo, nella convinzione che i risultati alla lunga ci premieranno. Relativamente alla richiesta di un intervento in aula del presidente e del direttore della Oristano Servizi vogliamo dedicare una seduta della Commissione all’audizione dei rappresentanti della società”.

Maria Obinu nella replica ha “preso atto dello sforzo compiuto, che però non è stato visibile ai più”. La consigliera di Alternativa sarda Progetto Sardegna, inoltre, ha illustrato un’interpellanza presentata insieme ai consiglieri Giuseppe Obinu, Umberto Marcoli, Efisio Sanna, Carla Della Volpe, Francesca Marchi, Francesco Federico e Massimiliano Daga sull’assegnazione di un tratto della spiaggia di Torre Grande a un’attività a servizio dei disabili, chiedendo “se corrisponda al vero che il responsabile della cooperativa Sea Scout ha presentato al Comune un progetto che ha ottenuto il via libera dal Demanio, che ha indicato alla stessa cooperativa la possibilità di utilizzare un’area già assegnata al Comune, per 30 anni, per la realizzazione di strutture simili”. 

Con l’interpellanza si è chiesto se sia vero che – nonostante gli apprezzamenti verbali da parte dell’amministrazione – tutto si sia arenato da oltre un anno, e se davvero un ulteriore ritardo nella realizzazione dell’opera rischi di far definanziare il progetto.

L’assessora ai Servizi sociali Carmen Murru ha risposto spiegando che “il Comune ha ricevuto una proposta progettuale per la costruzione di un chiosco a servizio di attività lavorative dei disabili, ma non è stata presentata alcuna richiesta Suape e non è stato pubblicato neanche un bando dal Demanio per la costruzione di un chiosco. Ci chiediamo come avremmo potuto rispondere in mancanza di questa procedura. Stiamo facendo tanto per le associazioni che operano a favore dei disabili e non ci sarebbe alcun motivo per ostacolare una iniziativa come questa. Questa è l’ennesima interpellanza presentata solo per fare polemica”.

Maria Obinu nella replica ha precisato: “La nostra non voleva essere una polemica, solo una richiesta di informazioni, in un normale rapporto tra maggioranza e minoranza”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci qui il tuo nome