Ecco il piano contro le erbacce a Oristano: un aiuto dalla chimica, ma senza rischi

La città divisa in tre zone: niente erbicidi in quelle più frequentate

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Giovedì, 10 ottobre 2024

A Oristano la Giunta Sanna, su proposta dell’assessora all’Ambiente Maria Bonaria Zedda, ha approvato il programma di gestione del verde indesiderato in ambiente urbano, anche con l’utilizzo di prodotti fitosanitari ad azione erbicida.

“Il programma è stato redatto in linea con quanto deliberato dalla Giunta nei mesi scorsi e nel rispetto di quanto stabilito dal Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari”, precisa il sindaco Massimiliano Sanna. “Il piano tiene conto delle caratteristiche delle aree di intervento ed in particolar modo delle diverse modalità di frequentazione da parte della popolazione e in ogni caso nel rispetto della normativa di settore in relazione alla riduzione dei rischi per la saluta pubblica e l’ambiente. Per questo motivo si è stabilito di prevedere una classificazione comunale delle varie aree, al fine di indicare quelle idonee all’impiego dei prodotti fitosanitari. È stato un lavoro che ha impegnato a fondo gli uffici comunali e ha richiesto il tempo necessario a formulare un programma preciso e soprattutto sicuro a beneficio dell’ambiente e dei cittadini”.

“Il ricorso a una nuova strategia di contenimento ed eliminazione delle erbe infestanti, più efficace e sicura, lo chiedono i cittadini e lo impone l’eccessiva proliferazione delle erbacce “, dice l’assessora Maria Bonaria Zedda. “Preso atto che la presenza di infestanti è difficile da gestire e controllare con soli mezzi meccanici o fisici, prevediamo di utilizzare micronizzatori che permettono di erogare un erbicida in modo localizzato, puntiforme, riducendo fino all’80% la quantità di prodotto distribuito, e di conseguenza la sua dispersione nell’ambiente”.

“La parola d’ordine è sicurezza”, garantisce l’assessora, “La strategia passa dall’impiego sicuro di prodotti autorizzati dal Ministero della Salute nelle aree dove le erbacce si moltiplicano e creano un evidente pericolo per la salute, favorendo la proliferazione di insetti dannosi, ma anche per il possibile innesco di incendi. Si tratta di aree non frequentate dalla popolazione o frequentate solo saltuariamente dove i prodotti utilizzati (comunque autorizzati dal Ministero della salute) non creano alcun tipo di problema all’uomo”.

Sono state individuate tre aree con diverse specificità dove si prevedono modalità differenti di intervento. In quelle frequentate dalla popolazione, l’utilizzo dei prodotti fitosanitari non sarà consentito, mentre in quelle dove il passaggio dell’uomo avviene saltuariamente o non avviene affatto si utilizzeranno prodotti autorizzati dal Ministero, con frequenza e modalità differenti a seconda della zona, ma sempre in condizioni di assoluta sicurezza.

Nella Zona A, quella maggiormente sensibile, sono ricomprese le aree verdi di uso pubblico o privato aperte al pubblico, in cui il diserbo con prodotti chimici è vietato. Rientrano in questa tipologia le aree gioco per bambini, gli impianti sportivi e le aree ricreative, i cortili e le aree verdi all’interno o confinanti con scuole e asili, parchi e giardini pubblici aperti al pubblico, aree prossime a strutture sanitarie, orti urbani comunali e aree riservate ai cani.

Nella Zona B e C sono comprese aree cimiteriali e rispettive aree di servizio, circonvallazioni, aree industriali, piste ciclabili e parcheggi. Il diserbo chimico può essere realizzato con attrezzature – i micronizzatori – che permettono di erogare il prodotto puro in modo localizzato. Impiegando i micronizzatori il tempo di rientro è nullo, altrimenti è opportuno rispettare un tempo di rientro del prodotto fitosanitario di circa 3 ore.

Le aree dove sarà eseguito il trattamento saranno segnalate con cartelli.

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