Sabato, 12 ottobre 2024
I giovani hanno il futuro nelle proprie mani e – con il giusto supporto delle Istituzioni. – possono diventare protagonisti del cambiamento. Con questa consapevolezza si è chiuso stamane l’incontro tra studentesse e studenti del liceo “De Castro” di Oristano con la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde. Un momento di riflessione importante su temi cruciali e urgenti per il futuro dell’Isola e delle nuove generazioni: dall’istruzione all’ambiente, dal mondo del lavoro fino alla sanità.
Ad aprire la mattinata una riflessione del dirigente scolastico, Pino Tilocca, sull’importanza della solidarietà e dell’accoglienza, con riferimento non solo alla questione palestinese ma anche al tema dell’immigrazione. Sono intervenuti poi il sindaco di oristano Massimiliano Sanna – con un saluto e un ringraziamento alla presidente Todde per aver accettato l’invito – e Nicola Crobu, portavoce della Consulta nazionale giovanile ,che ha puntato l’attenzione sull’importanza dell’impegno collettivo dei giovani e del fare rete. Dopa una breve introduzione della docente Sabrina Sanna, responsabile delle attività culturali dell’Istituto e moderatrice dell’incontro, la parola ad Alessandra Todde.
La presidente della Regione ha sottolineato la necessità di recuperare gli strumenti necessari per la crescita personale e collettiva dei giovani, invitandoli a non lasciarsi condizionare dall’idea che “il nemico sia fuori”, un’idea che rischia di limitare le loro ambizioni. “Il nemico siamo noi stessi quando ci accontentiamo, quando non ci indigniamo di fronte a un’ingiustizia”, ha precisato Todde. Il messaggio è chiaro: i giovani devono essere parte attiva del cambiamento, capaci di sfruttare le opportunità che anche le crisi possono offrire, rivendicando i propri diritti e non mettendo mai da parte la propria coscienza civile.
“Il fatto di avere delle opinioni diverse e poterle difendere fa parte della nostra crescita e formazione”, ha poi aggiunto la presidente. Fondamentale anche l’importanza del confrontarsi continuamente anche con realtà diverse dalla nostra, perché il mondo del lavoro che è in continuo cambiamento ed evoluzione, con l’avanzamento della tecnologia. “Il modo di interpretare il lavoro è cambiato e quello che deve fare la Sardegna è dare modo alle nuove generazioni di affrontare il cambiamento, con strumenti adeguati. È questo il contesto in cui noi, come istituzioni, dobbiamo lavorare”.
Alessandra Todde ha lanciato anche un appello ad interessarsi alla politica e a quanto avviene nella società, perché “politica è anche il fatto di poter andare a scuola, potersi permette l’istruzione in qualsiasi contesto economico in cui uno sia cresciuto”. A proposito di scuola: il distacco con le nuove generazioni talvolta sembra incolmabile. “Bisogna chiedersi”, ha detto la presidente della Regione, “se abbiamo gli strumenti necessari per esser critici e riuscire a interpretare le sfide che abbiamo davanti. È questo ciò che si deve domandare la scuola. Dobbiamo avere una buona scuola per avere cittadini di serie A”.
Un altro tema dell’incontro è stato quello della transizione ecologica. Rispondendo a una domanda sulla sostenibilità ambientale, Todde ha descritto la necessità di una pianificazione che non comprometta il paesaggio naturale della Sardegna. “Come ce la immaginiamo questa transizione ecologica?” La presidente ha proposto un modello in cui l’energia rinnovabile sia prodotta, ad esempio, in aree industriali o già urbanizzate, che non compromettano dunque l’ambiente. “Non dobbiamo sentirci speciali, ma vedere anche l’esempio di altre regioni”, ha aggiunto.
Si è poi parlato di formazione e lavoro, di sanità e di trasporti – questione essenziale anche per combattere il tasso di abbandono scolastico da parte dei giovani. Lo spopolamento delle aree interne della Sardegna è stato un altro tema affrontato: per combatterlo, secondo Todde, è fondamentale garantire servizi di qualità con le scuole, nello sport e nelle attività culturali. Lo sport, in particolare, è stato descritto come un diritto, con la necessità di fornire strutture adeguate e supporto alle associazioni sportive locali. Sport e studio, anche il sostegno economico alle famiglie, ad esempio tramite l’anticipo delle borse di studio, che può rendere meno gravoso l’accesso all’istruzione universitaria.
A fine incontro, dopo tante domande e un intervento dello scrittore Matteo Porru, alla presidente Todde sono state donate due ceramiche realizzate dagli studenti del liceo artistico “Carlo Contini” di Oristano: la prima raffigura la torre di Mariano e la seconda con lo stemma del giudicato di Arborea. Un dono particolarmente apprezzato dalla governatrice, che ha ricordato la figura di Eleonora d’Arborea come “la prima donna ad aver avuto il coraggio di parlare d’amore all’interno di una istituzione. Non dobbiamo avere paura di parlare di amore, di accoglienza”.
In chiusura con un ricordo di Michela Murgia da parte di Sabrina Sanna, sul bisogno di avere voci intellettuali non solo come fonte di evasione ma anche come forza per difendere i diritti civili. Infine il ringraziamento del dirigente scolastico Pino Tilocca a tutta la comunità studentesca: “Sono molto contento della capacità di ascoltare e confrontarsi dei nostri studenti. Credo che l’incontro di oggi significhi che è possibile confrontarsi senza insultarsi, senza ricorrere parole estreme. E noi come scuola cercheremo di continuare a fare sempre così”.