In provincia di Oristano calano gli infortuni sul lavoro, ma crescono le malattie professionali

I dati sono stati diffusi in occasione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, celebrata anche in città

L’Anmil ha celebrato stamane a Oristano la Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro

Domenica, 13 ottobre 2024

In provincia di Oristano meno incidenti sul lavoro, ma crescono le malattie professionali. In città è stata celebrata oggi, domenica 13 ottobre, la 74ª Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, istituzionalizzata con un Dpcm nel 1998 su richiesta dell’Anmil, l’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro.

Stamane il comitato provinciale dell’Anmil ha deposto una corona d’alloro davanti al monumento nella piazzetta dedicata proprio ai Caduti sul lavoro. La giornata è proseguita con la messa celebrata nella chiesa di Torre Grande e con l’assemblea dell’associazione guidata dalla presidente Cristiana Sulis.

Nei primi otto mesi del 2024 nell’Oristanese sono stati denunciati 732 infortuni sul lavoro (-6,9% rispetto a gennaio-agosto 2023). Gli infortuni mortali sono stati due, mentre nello stesso periodo dell’anno precedente erano stati zero. In Sardegna gli infortuni sul lavoro sono stati 8.010 (+0,3%), con 19 morti sul lavoro (nei primi otto mesi del 2023 i decessi erano stati 15).

In provincia, inoltre, sono 902 – secondo i dati registrati dall’Inail ed elaborati dall’Anmil – le malattie professionali denunciate tra gennaio e agosto 2024: l’aumento rispetto allo stesso periodo del 2023 è del 42,7%. A livello regionale, invece, le malattie professionali denunciate sono 4.947 (+38,6%).

“Nonostante la grave recrudescenza del fenomeno infortunistico che grava sul Paese”, ha commentato la presidente dell’Anmil Oristano, Cristiana Sulis, “ad oggi la sicurezza nei luoghi di lavoro non riceve la giusta considerazione, che dovrebbe invece rappresentare una priorità. E questa manifestazione è l’occasione per sensibilizzare sul tema le forze politiche, stimolando riflessioni e assunzioni di un impegno concreto per il futuro, al fine di arginare morti e infortuni sul lavoro e malattie professionali. È tempo di concentrare poi l’attenzione sulla tutela delle vittime del lavoro che viene regolata da una normativa che risale al 1965 e che per questo deve essere assolutamente rivista, per evitare che rimangano indietro intere famiglie che si ritrovano ad affrontare disabilità, dolore e difficoltà economiche all’indomani di un infortunio o per una malattia professionale”.

“Le notizie di cronaca sono sempre più numerose”, ha aggiunto Sulis, “perché si è finalmente compreso che non si tratta di casualità o di eventi ineluttabili, ma piuttosto di una mancanza di rispetto delle normative e della sottovalutazione del rischio in un ambito in cui è la crisi economica ad incidere e a spingere a non investire in prevenzione o a trascurare la formazione. Vogliamo che i numeri dell’Inail siano davvero un utile strumento di lettura del fenomeno e ci parlino chiaramente di quali sono le vie da intraprendere per mirare a un’azione in cui si combinino con efficacia consapevolezza, prevenzione e controlli ma soprattutto responsabilità condivise e partecipazione di tutti alla sicurezza in azienda e sui luoghi di lavoro”.

Il direttivo dell’Anmil Oristano è stato rinnovato lo scorso luglio. A Giacomo Ranieri, che per tre mandati ha guidato l’associazione, è stata affidata la vicepresidenza. Recentemente, inoltre, è entrato a far parte del Comitato di amministrazione della Fondazione “Sosteniamoli Subito”.

Sono consiglieri dell’Anmil Oristano Carla Soriga (che è anche vicepresidente regionale), Clelia Corrias, Beniamino Espa, Armando Taviani e Luciano Turbato.

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