Diritto alla salute e carenza di personale: associazioni e avvocati in visita nel carcere di Massama

Giovedì in programma anche una tavola rotonda nella sala consiliare della Provincia

Foto d’archivio

Martedì, 15 ottobre 2024

Toccherà anche il carcere di Massama il giro di visite negli istituti di pena della Sardegna organizzato dall’associazione Nessuno tocchi Caino insieme alle Camere penali di Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari, all’Osservatorio Carcere dell’Unione delle Camere penali italiane, ad altre organizzazioni forensi come  l’Organismo congressuale forense, l’Osservatorio per la Giustizia e le associazioni Sardegna Radicale e Cellula Coscioni Sardegna.

La visita a Massama è prevista per giovedì prossimo, 17 ottobre, alle 10. Saranno presenti la presidente di Nessuno tocchi Caino, Rita Bernardini, e il segretario dell’associazione, Sergio D’Elia. Li accompagneranno il garante per i detenuti di Oristano, Paolo Mocci, e alcuni avvocati iscritti alla Camera penale territoriale.

Nel pomeriggio, alle 16, nella sala consiliare della Provincia si terrà una poi una conferenza sui temi emersi dalla visita in carcere e, in particolare, sulla più evidente emergenza dell’istituto di pena oristanese: le gravi carenze del sistema sanitario. Alla tavola rotonda – moderata dalla presidente della Camera penale di Oristano, Maddalena Bonsignore – interverranno avvocati penalisti, operatori dell’area sanitaria del carcere e rappresentanti delle associazioni che si occupano di carceri.

Tra gli altri, prenderanno la parola la responsabile Asl per il carcere di Massama, Daniela Faa; Monica
Murru della Camera penale di Oristano e componente Coa di Nuoro; Rosaria Manconi della Camera penale di Oristano e responsabile della Commissione carcere Coa di Oristano; Maria Teresa Pintus dell’Osservatorio carcere Ucpi; Armida Decina, avvocato del Foro di Roma; Maria Grazia Caligaris, presidente di Socialismo Diritti Riforme; Gabriele Casanova, coordinatore di Sardegna Radicale; Laura Di Napoli, della Cellula Coscioni Sardegna.

Il giro tra gli istituti di pena della Sardegna fa seguito alle oltre 80 visite nelle carceri italiane svolte da inizio anno nell’ambito della campagna di Nessuno tocchi Caino, “Grande Satyagraha 2024: forza della verità sulle condizioni delle carceri”.  

“Nel corso delle visite”, si legge in una nota degli organizzatori, “verranno rilevate le condizioni di vita dei detenuti, ma anche di lavoro dei  ‘detenenti’, gli operatori penitenziari, a partire dagli agenti della polizia penitenziaria costretti per la  carenza di organici a turni massacranti e vittime anche loro delle condizioni inumane e degradanti in cui  versano le carceri nel nostro Paese, per il peso sempre più intollerabile del sovraffollamento. Particolare attenzione verrà riservata all’area sanitaria del carcere, spesso carente di risorse umane e finanziarie, con inevitabili conseguenze sulla salute delle persone detenute”.

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