Martedì, 29 ottobre 2024
Un po’ di Sartiglia al Museo del Sughero di Calangianus. Lo spazio espositivo ha ricevuto in dono dall’artista oristanese Alfonso Canfora due maschere in sughero, una moneta del componidori e una riproduzione della Sardegna con le maschere dell’isola, sempre in sughero.
“Il Museo del Sughero diretto da Pietro Asara ospiterà le nostre maschere e farà conoscere la Sartiglia ai turisti che visiteranno la Gallura”, ha detto Alfonso Canfora.
La prima maschera in sughero esposta a Calangianus è un omaggio a quella indossata dai componidoris del Gremio dei falegnami fino al 1966, anno in cui si ruppe in seguito alla caduta del capocorsa Franco Mereu.
“Quella maschera, dai tratti e dalle forme particolari”, ha ricordato Canfora, “era stata realizzata da un maestro falegname ai primi del Novecento ed era stata dedicata a una bambina morta dopo essere stata investita da un cavallo durante una Sartiglia”.
È stata poi riscoperta nel 2019 grazie alla collaborazione artistica tra lo stesso Canfora e Federico Fadda. Tutto questo fino ad arrivare alla replica in sughero, realizzata nei giorni scorsi proprio per il Museo di Calangianus.
La seconda maschera donata, invece, è un omaggio a quelle più comuni indossate dai cavalieri che corrono la giostra equestre di Oristano. Canfora e Nicola Marongiu ne hanno registrato la paternità, con un brevetto di utilità che ne determina l’originalità della forma.
“Le donazioni proseguono”, ha concluso Canfora, “e sono dedicate alla famiglia Mossa, che dagli anni Trenta agli anni Ottanta ha promosso la lavorazione e la commercializzazione del sughero gallurese in Sardegna”.