Mercoledì, 6 novembre 2024
Ieri 320 studenti delle classi del biennio e del triennio dell’Istituto tecnico “Lorenzo Mossa” di Oristano hanno assistito alla proiezione – in anteprima per le scuole – del film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”, promosso dal Circuito cinema scuola. La pellicola, che tratta il delicato tema del bullismo e del cyberbullismo, racconta la storia di Andrea Spezzacatena, morto suicida dopo essere stato preso in giro per aver indossato pantaloni rosa.
“Lo scopo principale dell’iniziativa è stato di sensibilizzare gli studenti sull’importanza di valori come l’empatia, il rispetto e la consapevolezza delle conseguenze dei propri comportamenti”, spiega la professoressa Margherita Fois, referente Commissione antibullismo e del Team emergenze dell’Istituto. “Il film ha offerto agli studenti uno spaccato realistico e toccante di quanto i comportamenti negativi possano ferire. La storia di Andrea, raccontata con toni accessibili e coinvolgenti, ha permesso ai ragazzi di immedesimarsi nella sua esperienza e riflettere sulla portata delle azioni di bullismo. Attraverso la visione del film, gli studenti sono stati incoraggiati a considerare l’importanza dell’empatia e della responsabilità di ciascuno per garantire il benessere di tutti”.
L’Istituto tecnico “Lorenzo Mossa” di Oristano è attivamente impegnato nella sensibilizzazione degli studenti contro il bullismo e il cyberbullismo e promuove iniziative educative e formative attraverso un’ampia gamma di risorse e supporti. Una sezione dedicata sul sito dell’istituto offre informazioni approfondite su come riconoscere e segnalare episodi di bullismo, attraverso il ruolo della Commissione antibullismo e del Team emergenze. La dirigente Marillina Meloni, la referente Margherita Fois e la psicologa Neyla Pascolini lavorano costantemente per prevenire e contrastare problemi come questi.
“La scuola offre anche aiuto diretto e risorse per studenti e famiglie, come il modulo per la segnalazione di episodi di bullismo, materiali educativi, proposte formative e contatti per assistenza. Le attività di peer education e il supporto psicologico rappresentano parte essenziale dell’intervento, con l’obiettivo di creare un ambiente sereno e inclusivo per tutti gli studenti”, spiega la dirigente Meloni.
Il bullismo e il cyberbullismo sono un problema diffuso tra gli adolescenti in Italia. Secondo dati recenti dell’Istituto Superiore di Sanità e del Moige, circa il 15% dei giovani italiani subisce atti di bullismo, con una frequenza maggiore tra gli 11enni (20%) e minore tra i più grandi (10%).
Il cyberbullismo è invece in crescita, soprattutto tra ragazzi di 11 e 13 anni, in parte per l’aumento dell’uso dei social media come Instagram e TikTok. Il rapporto del Moige mostra che il 22% degli adolescenti trascorre più di 5 ore al giorno online, e il 63% di loro senza la supervisione di un adulto. Questo fenomeno ha contribuito all’incremento dei casi di bullismo e cyberbullismo, specialmente durante il lockdown. Il 54% dei giovani intervistati ha dichiarato di essere stato vittima di bullismo, mentre il 30% ha subito cyberbullismo.
Le forme più comuni di aggressione includono insulti verbali, violenze fisiche e psicologiche, con il cyberbullismo che si manifesta frequentemente attraverso messaggi e minacce sui social media. Le conseguenze psicologiche per le vittime sono significative: solitudine, rabbia e paura sono le emozioni più comuni, accompagnate da effetti negativi sulla salute mentale, come ansia e depressione.
L’indagine 2024 dell’Osservatorio indifesa di Terre des Hommes, condotta su oltre 1.700 giovani, rivela che il bullismo è più frequente tra i ragazzi, mentre il cyberbullismo colpisce soprattutto le ragazze. Le forme di violenza più comuni sono verbali e psicologiche, con particolare attenzione all’aspetto fisico delle vittime (79%). Tra le conseguenze principali figurano la perdita di autostima, l’ansia sociale, l’isolamento e la depressione.
Il cyberbullismo è percepito dai giovani come una delle minacce più gravi online, seguito da revenge porn, furto d’identità e perdita della privacy. Gli adolescenti riconoscono i rischi del web, soprattutto in termini di violenze psicologiche. A livello geografico, bullismo e cyberbullismo risultano più diffusi al sud rispetto al nord Italia.