Giovedì, 14 novembre 2024
A Oristano verrà presentato il libro “Il Golfo a semiluna. Storie, luoghi e paesaggi del territorio di Oristano”, di Giampiero Enna. L’appuntamento è per mercoledì prossimo, 20 novembre, alle 18 nella sala del Centro servizi culturali Unla, in via Carpaccio 9. A dialogare con l’autore saranno Sabrina Sanna e Antonio Pinna.
Il libro è stato pubblicato quest’anno da Iskra Edizioni. È un racconto su Oristano e i paesaggi della bassa valle del fiume Tirso: il golfo, il mare, gli stagni, le paludi, i fiumi, le peschiere. L’autore è cresciuto in quei luoghi, ne conosce la storia e le trasformazioni. Oltre che storico, il suo è anche uno sguardo affettivo e partecipe.
Nel libro c’è la storia di Màriu, dei pescatori della peschiera di Pesaria, degli abitanti di su Brugu di Oristano: contadini, giorronaderis, artigiani, pescatori, spadoneris, pescatori di frodo. Accanto a loro, si trovano religiosi, nobili, benestanti, signorotti locali che lottano per il potere. Chi erano? Come vivevano? Chi era Peppi Enna, a cui gli oristanesi intestarono una via? Chi ricorda le carestie e la rivolta del grano del 1794? Chi erano is spadoneris che contendevano l’uso degli stagni ai legittimi proprietari con l’unico espediente allora possibile, il furto?
Nel ripercorre quella storia, l’autore si serve dell’aiuto di Peppinettu, esperto di archeologia, indipendentista; Pedru Mattaneddu, storico barbiere, che conosce gli abitanti ‘e s’arruga ‘e Peppi Enna. Oggi di quei luoghi restano gli antichi nomi, di quella città i pezzi delle mura, torri, volte a cupola, archi, i mattoni con cui sono stati realizzati, le cromie dei tramonti, e quell’insieme di sensazioni struggenti che procurano le antiche chiese, gli angoli soleggiati dei viottoli del centro. Sono forse le uniche cose che ancora resistono alle pizzerie, friggitorie, gelaterie e B&B.
Quel territorio, col suo golfo, gli stagni, il fiume, è stato in molta parte distrutto, ma ha ancora una sua tenuta: è un grande paesaggio con ancora tante meraviglie. Quelle meraviglie sono come un grande affresco realizzato nel corso dei millenni dalla natura e dalla lunga storia dalle generazioni che in quel territorio sono vissute. Ricostruire quella storia, svelarla, portarla alla luce, raccontarla, immaginando un finale diverso è un atto supremo di speranza, perché un mondo nuovo è sempre possibile.
Giampiero Enna è stato dirigente scolastico della scuola primaria di via Solferino e della scuola secondaria di primo grado “Eleonora d’Arborea” dell’Istituto comprensivo 1 di Oristano. Ha scritto anche “Una eredità da riconquistare. Storia di Flavio Busonera, medico oristanese, antifascista, partigiano, martire della Resistenza” (Epdo, 2017).