Venerdì, 15 novembre 2024
“Con l’atto di indirizzo sull’individuazione delle aree idonee e non idonee per l’installazione di impianti di energia eolica, fotovoltaica e agrivoltaica ieri abbiamo compiuto un passo fondamentale per la tutela del nostro territorio”. Il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, commenta così i lavori del Consiglio comunale di ieri sera ed esprime soddisfazione per una decisione che stabilisce un punto fermo di cui tutti dovranno necessariamente tenere conto. Però non nasconde il rammarico per la scarsa partecipazione al dibattito e alla votazione in aula: “Su un argomento di questa importanza bisogna avere coraggio di prendere posizione. Ai cittadini bisogna dare risposte e non mantenere posizioni ambigue”.
La delibera è stata approvata all’unanimità dai presenti, con 12 voti a favore. C’era Sergio Locci (Aristanis), mentre la minoranza di centrosinistra non ha partecipato al voto. Per Forza Italia, invece, erano presenti i soli Francesco Pinna e Paolo Angioi.
“La nostra proposta scaturisce dall’esigenza di comunicare alla Regione quali siano le aree idonee e quelle non idonee. Gli uffici comunali”, ha detto ieri in aula il sindaco Sanna, “hanno elaborato la perimetrazione delle aree. Si esclude l’intero territorio comunale, tranne due discariche dismesse e altre aree che già ospitano impianti fotovoltaici”.
La delibera dà atto che gli uffici comunali del Settore Sviluppo del territorio hanno rilevato la perimetrazione delle aree individuate non idonee, ai sensi della deliberazione della Giunta regionale, quelle tutelate come beni paesaggistici, quelle con presenza di specie animali tutelate da convenzioni internazionali, quelle gravate da usi civici, quelle di pericolosità idraulica molto elevata e quelle vincolate per motivi idrogeologici.
Considerato che le aree non gravate dai suddetti vincoli costituiscono una piccola porzione del territorio comunale, e che il territorio del Comune di Oristano rientra quasi integralmente nella mappa delle aree non idonee anche come stabilito dalla Giunta regionale, la delibera approvata dal Consiglio comunale esclude l’intero territorio comunale dalle zone idonee per l’installazione di impianti eolici, fotovoltaici e agrivoltaici, a eccezione di quelle aree indicate nella cartografia (due discariche dismesse e altre che già ospitano impianti fotovoltaici esistenti) e ad esclusione di quelle destinate all’autoconsumo, da realizzarsi su superfici coperte e previe le necessarie autorizzazioni, e delle comunità energetiche.
Nella delibera si ribadisce la contrarietà del Consiglio comunale di Oristano all’installazione di impianti eolici, fotovoltaici e agri-voltaici, scaturita dalla volontà politica di assicurare e garantire da un lato la tutela dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio artistico culturale, e dall’altro lato la vocazione socioeconomica del territorio comunale.
Maria Obinu (Alternativa sarda Progetto Sardegna), dopo aver chiesto una interruzione per consentire un confronto tra i gruppi di minoranza, ha annunciato la decisione di non partecipare ai lavori: “Dalla relazione tecnica che accompagna la delibera emerge che nel nostro territorio ci sono aree idonee, mentre il sindaco sostiene l’assenza di aree idonee. Questo per noi è un ossimoro, una farsa per non decidere, e per questo motivo abbiamo deciso di non partecipare ai lavori”.
Gianfranco Porcu (Psd’Az) ha replicato spiegando che “non c’è contraddizione tra le aree individuate dall’ufficio tecnico e quelle indicate nella delibera”.
Secondo Umberto Marcoli (Alternativa sarda progetto Sardegna) “la delibera evidenzia una carenza di programmazione che creerà un buco amministrativo. Manca una politica di sviluppo energetico del territorio. Oggi dobbiamo solo prendere atto di una cartografia, senza quel confronto che abbiamo auspicato più volte nei mesi scorsi”.
Per Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) la delibera individua le aree idonee facendo emergere tante ambiguità.