Sabato, 7 dicembre 2024
Un traguardo speciale nel segno della solidarietà, dell’accoglienza e dell’inclusione: la comunità “Il Gabbiano” di Oristano è pronta a festeggiare i suoi primi quarant’anni di attività. Fondata con l’obiettivo di offrire un sostegno concreto alle persone con disabilità e alle loro famiglie, “Il Gabbiano” è diventato negli anni un punto di riferimento per tutta la provincia.
I festeggiamenti per il 40° anniversario si terranno domani, domenica 8 dicembre, il giorno dell’Immacolata, nella parrocchia di San Giovanni Evangelista ad Oristano, con tanti eventi aperti a tutti. Dopo la Santa Messa per la solennità dell’Immacolata Concezione, gli ospiti del Gabbiano emozioneranno il pubblico con le immagini e i ricordi dell’avventura vissuta in questi lunghi 40 anni: amore, spirito di squadra, entusiasmo e sorpresa saranno le parole chiave dell’evento.
La giornata sarà poi allietata dalle coreografie dei ragazzi, realizzate nell’ambito del laboratorio di danza condotto in collaborazione con la scuola di ballo Artist Projet di Oristano.
Era il 1984, quando un gruppo di frati della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione decise di dare vita a un progetto che andasse oltre l’assistenza, puntando a creare un luogo di opportunità per persone con disabilità, quando ancora sul territorio mancava qualsiasi forma di assistenza per i disabili. Da allora la comunità è cresciuta grazie al sostegno di religiosi, volontari, operatori e istituzioni, diventando un punto di riferimento.
“Questi 40 anni rappresentano un viaggio straordinario fatto di sfide, conquiste e tante storie di vita. Abbiamo sempre creduto che l’inclusione sia la vera chiave per una società migliore” racconta padre Antonio Angioni, uno dei frati che fondarono la comunità e che da poco più di un anno è tornato alla guida di quest’opera.
La Comunità si è impegnata fin dal primo giorno a creare un ambiente dove ogni individuo possa sentirsi valorizzato, rispettato e parte di una famiglia. Negli anni ha continuato ad evolversi, allargando il proprio ventaglio di servizi: dai laboratori di avviamento al lavoro ai laboratori creativi e alle attività sportive, fino ai programmi di autonomia, outdoor education, musicoterapia, danzaterapia, teatro, yoga e tanto altro. Ma ciò che è rimasto inalterato è l’affetto che lega gli ospiti del Gabbiano agli operatori e ai religiosi, che sono cresciuti insieme a loro e che hanno saputo realizzare nel tempo un clima familiare, tanto che – per molti dei ragazzi che frequentano il Gabbiano da ben 40 anni – la comunità è diventata una seconda famiglia.
“L’obiettivo è sempre stato quello di promuovere l’autonomia e il benessere delle persone accolte e
di valorizzare le capacità individuali di ciascun ospite”, precisa Monica Giglio, che coordina la comunità da più di 30 anni. “Un elemento distintivo della nostra comunità è la forte connessione con il territorio. Attraverso collaborazioni con scuole, associazioni culturali e sportive e altre realtà locali, Il Gabbiano favorisce l’inclusione dei suoi ospiti nella vita sociale. Gli eventi organizzati, come mostre d’arte, manifestazioni sportive e collaborazioni con scuole e istituzioni che operano nel territorio, non solo sensibilizzano la cittadinanza sulla disabilità, ma creano momenti di condivisione e scambio tra i nostri ospiti e la comunità di appartenenza”.
“Questo anniversario non è solo un punto di arrivo, ma un nuovo inizio,” conclude Monica Giglio. “Abbiamo tanti progetti per il futuro e il desiderio di continuare a crescere insieme alla comunità che ci circonda. Con uno spirito sempre rivolto al miglioramento e alla speranza, la comunità guarda avanti con nuovi obiettivi. Nei primi mesi del prossimo anno apriremo una comunità residenziale per persone con disabilità e per il dopo di noi, “La Casa di Ivan”: ospiterà 10 persone e metterà a disposizione un posto letto per il pronto intervento, dando risposta a situazioni di necessità improvvisa e temporanea che potrebbero crearsi, mettendo in difficoltà le famiglie delle persone disabili.
“Anche in questo caso possiamo considerarci dei pionieri”, spiega padre Antonio, “visto che sul nostro territorio non esiste ancora una realtà di questo tipo, che possa assicurare un contesto abitativo appropriato alle persone disabili che restano prive di un supporto familiare quando vengono a mancare i genitori. La Casa di Ivan sarà anche il luogo ideale per le persone disabili che vogliono sperimentare la vita indipendente, un luogo che mira a garantire continuità nell’assistenza e una qualità di vita dignitosa, promuovendo percorsi che consentano di vivere una quotidianità il più possibile autonoma e partecipativa”.
In un mondo in cui l’inclusione è ancora una sfida, “Il Gabbiano” di Oristano rappresenta un modello da seguire: un luogo dove ogni persona trova spazio per essere sé stessa, esprimere il proprio potenziale e vivere con dignità e gioia. L’anniversario dei 40 anni non celebra solo la storia della comunità, ma è anche un invito a tutta la cittadinanza per costruire insieme un mondo più inclusivo e solidale.