Programmazione in Consiglio: su aree verdi e ombra accolte due proposte della minoranza

Nella seduta di giovedì continuerà il confronto sul DUP

Il sindaco Sanna e la giunta comunale presentano il DUP 2025-2027

Mercoledì, 11 dicembre 2024

Secondo passaggio, ieri sera in Consiglio comunale, per il Documento unico di programmazione 2025-2027. Dopo la presentazione del documento da parte del sindaco Massimiliano Sanna e degli assessori della sua Giunta, nella sala consiliare della Provincia, è stata la volta del dibattito generale e dell’esame dei primi 30 emendamenti sul totale dei 64 presentati dai consiglieri comunali.

L’esame dei restanti 34 emendamenti proseguirà domani, giovedì 12 dicembre, alle 17.

Il primo intervento è stato quello di Umberto Marcoli (Alternativa sarda Progetto Sardegna): “Questo documento sembra un elenco confuso di intenzioni senza sostanza e senza priorità. Il DUP fondamentalmente è un libro vuoto. L’unica progettualità nuova è quella relativa al finanziamento per gli impianti sportivi, ma per il resto siamo fermi al PNRR. Si ha la sensazione di leggere in modo ripetitivo, e in alcuni casi scritto male, a quanto programmato negli anni passati. Non c’è una strategia chiara e solida, non si ha la sensazione di sapere dove questa amministrazione vuole portare questa città. Ci sono titoli accattivanti, ma manca sempre il finale, solo una lunga sequenza di buoni propositi, promosse vaghe e numeri buttati come coriandoli. Ci troviamo di fronte a un’assenza di programmazione, nonostante il nostro contributo nel corso dei mesi, dovuta anche all’assenza di un ufficio programmazione. E lo si vede su temi come transizione ecologica, mobilità, Pums, fondi coesione. Manca una concreta visione, questa amministrazione si sta trascinando e lo si sta vedendo dalle polemiche e dalle divisioni in maggioranza, dalla mancanza di leadership. Qui abbiamo una leadership di quartiere e non di una città guida nel territorio. Oristano merita un’amministrazione coraggiosa che sappia costruire il futuro”.

Massimiliano Daga (PD): “Questo documento, per il suo format, non mi è dispiaciuto e questo è il segno del buon lavoro degli uffici. Mi pare interessante il continuo riferimento all’agenda 2030 e ai suoi 17 obiettivi. Nel dettaglio, quando si parla di finanza locale il federalismo fiscale comporta la riduzione dei trasferimento dallo Stato e obbliga a reperire nuove risorse con taglio spese correnti o con nuove entrate, taglio di servizi o aggravio per i cittadini. Questo deriva da un atteggiamento scorretto da parte dello Stato. Nel DUP si parla del PNRR: il definanziamento dei progetti ci preoccupa. Due volte, a fronte di nostre interrogazioni, ci avete rassicurato che non era stato definanziato alcun progetto. In linea generale, non si può dare una valutazione del DUP evitando di considerare ciò che è stato fatto e soprattutto non è stato fatto nei due anni e mezzo passati. Questo è un libro dei sogni”.

Gian Michele Guiso (PSd’Az): “Questo è un Dup abbastanza completo e concreto, contiene quanto è stato presentato e argomentato in quest’aula. Il PNRR è uno strumento importantissimo che ci ha permesso di portare avanti tanti progetti, anche se forse non è stato così vicino alle reali esigenze dei cittadini e in questo forse è il PNRR nella sua natura che non ha risposto alle attese. Il PNRR ci ha portato a fare progetti grandiosi, ma ci ha allontanato dalle manutenzioni e dai piccoli interventi, quelli più vicini ai bisogni dei cittadini” Guiso ha poi presentato alcune proposte: “Sui tributi comunali è necessario dare la sensazione che si tratti di un pagamento equilibrato, ad esempio sulla TARIP che deve introdurre parametri che tengano conto della tipologia dell’utenza. Vanno implementati i servizi extra scolastici per contrastare il calo demografico. È fondamentale rafforzare il legame tra l’università, le istituzioni e il mondo del lavoro. L’illuminazione pubblica deve essere curata anche a livello scenografico per valorizzare le bellezze. Sui rifiuti vanno potenziate le isole ecologiche”.

Francesca Marchi (Sinistra futura): “A tratti ho trovato sconfortante questo documento. Amministrare sarà pur difficile, ma avete l’enorme fortuna di avere a disposizione una quantità di risorse come raramente è accaduto prima che però utilizzate con sufficienza e scarsità di visione. Questo DUP si limita a programmare l’ordinaria amministrazione e non cerca di aggiornare la programmazione esistente. Si è sin troppo sereni a ripetere sempre le stesse cose. Avete compilato un atto approssimativo. Il Sindaco ci ha parlato di trasparenza e partecipazione, ma basta consultare il sito internet istituzionale per rendersi conto quanto sia difficile trovare informazioni adeguate ad esempio sullo stato di attuazione del PNRR. Avete eliminato dagli obiettivi del DUP la costituzione dell’Ufficio Europa. È ora di pensare a una serie politica abitativa che punti al ripopolamento della città, del centro storico e al riequilibrio dei prezzi. Un’altra assente dal DUP è la soluzione dei problemi della sala consiliare del Palazzo degli Scolopi, non è stata fatta nemmeno una perizia per capire cosa occorra fare. Avete inaugurato una piazza senza ancora sapere che utilizzo se ne vuole fare, se riaprirla o no al traffico. C’è bisogno di alte professionalità per le strutture culturali cittadine”.

Francesco Federico (Oristano democratica e possibile): “Questo è il terzo DUP dell’Amministrazione Sanna. La minoranza anche questa volta si è impegnata a dare il suo contributo con delle proposte. IL DUP sta però progressivamente perdendo importanza come documento fondamentale di programmazione. Non si sono mai visti tanti soldi pubblico a Oristano come negli ultimi 2 anni ed era una grande occasione per ridefinire la città del futuro, ma è un’occasione che si sta perdendo. I tanti lavori pubblici avviati hanno subito ritardi e problemi eccessivi, mancano le idee per proporre servizi nuovi e atti di programmazione necessari a realizzarli. La Giunta Sanna in questi due anni è mancata nella programmazione: nonostante abbia annunciato la revisione del PUC ancora non ha fatto niente, il PUMS nonostante gli annunci non lo abbiamo ancora visto così come il Piano del verde e i Comitati di quartiere che tardano a vedere la luce. Sui tributi, si dice che non si vogliono nuovi rincari, ma gli aumenti ci sono già stati con la TARIP. Questa consiliatura vive una crisi latente e continua all’interno della maggioranza, caratterizzata da una scarsa trasparenza”.

Carla Della Volpe (PD): “Il DUP è l’atto più importate nella gestione dell’ente, ma programmazione non significa attenersi al programma quinquennale, significa pensare a cosa voler fare per la città nei prossimi 20/30 anni. Il dramma è che si continua così chi verrà dopo non troverà nulla di programmato. L’Ufficio Europa è completamente sparito dal DUP eppure c’è una valanga di opportunità che potremmo cogliere. Nei Fondi di sviluppo e coesione quante risorse sono indirizzate a questo territorio? Sulle comunità energetiche qual è il lavoro che si sta portando avanti? Sulla cultura leggiamo che si vuole creare un sistema integrato per la valorizzazione dei beni, ma lo dite da tre anni e vorremmo sapere cosa è stato fatto. Sull’Ilab food si dice che l’intervento è stato chiuso e rendicontato, ma non ne sappiamo niente. Sul partenariato pubblico-privato si scrive che si costituirà, ma non abbiamo visto niente. Ci chiediamo che cosa ci sarebbe stato se il PNRR non ci fosse stato”.

Gianfranco Porcu (PSDAZ): “IL DUP è un programma per i prossimi 3 anni. È stato detto che si dovrebbe immaginare lo sviluppo per i prossimi 20 o 30 anni, ma il DUP ha una proiezione più pragmatica per il triennio e contiene tantissime proposte che andranno a incidere positivamente per la città. Lo possiamo fare con proposte come l’introduzione del GIS, georeferenziazione dei dati a uso interno ed esterno, per la trasparenza. La valorizzazione dei monumenti e dei percorsi attraverso un tavolo tecnico comune, fondazione, università e regione. Un progetto pilota per una riqualificazione urbana negli isolati urbani rendendoli perfettamente fruibili anche per i portatori di handicap”.

Maria Obinu (Alternativa sarda Progetto Sardegna): “Questo DUP è all’insegna di ciò che si vorrebbe fare, che è difficile fare, ma comunque sia si inserisce solo sulla carta. Non ho nulla da eccepire sugli interventi degli assessori: hanno elencato tante cose che vorrebbero fare. Se dovessi fare una valutazione su quanto detto sarebbe positiva, però quanto detto lascia l’impressione che la parola programmazione sia presente senza che se ne sia capito il significato. È evidente che la programmazione manca e che si navighi a vista, che si amministra senza coraggio e con la paura di assumere scelte che sarebbero importanti per volare alto. La mancanza di programmazione si vede anche nella gestione delle società partecipate che è diventata una patata bollente e nell’utilizzo della tassa di soggiorno che avete voluto, e ve ne diamo merito, ma che non si sa in che modo si utilizzano le risorse incamerate”.

Antonio Iatalese (UDC): “La programmazione che la minoranza non vede, io la vedo e c’è. IL PNRR ci ha obbligato a dedicarci completamente alla partecipazione ai bandi, a non perdere le risorse assegnate e alla realizzazione della gran mole di progetti approvati. È vero che bisogna essere coraggiosi e parlo della ZTL, a cui sono favorevole, e del regolamento dehors, temi sui quali occorre avere il coraggio di fare, anche a costo di essere impopolari, e di comunicare le nostre scelte. Stiamo realizzando tante nuove aree verdi, sarà fondamentale riuscire a gestirle come meritano. La Fondazione Oristano se rimane così, senza nuovi soci, corre il rischio di diventare un’altra Oristano servizi”.

Sergio Locci (Aristanis): “Tutte le attività che vengono programmate durano troppo perché non abbiamo una macchina organizzativa all’altezza della complessità delle sfide che stiamo affrontando. Il PNRR ce lo insegna. Le scelte fatte incidono sul modo d’essere della nostra città, mi riferisco ad esempio alle nuove piazze dove prima c’era una certa fruibilità e oggi con sono precluse alle attività complessive. Questo DUP incide anche oltre i 3 anni e ha risvolti sull’attività programmatoria di questa amministrazione. Ma programmare significa anche fare nuove proposte concrete, con una visione per il futuro, come quella per il recupero e l’impiego dell’ex mattatoio per sede universitaria, culturale e formativa. Questa è programmazione. Sulla riqualificazione di piazza Manno trovo opportuno destinare l’ex carcere alla Prefettura, è una prestigiosa sede istituzionale dove sarà rappresentato il governo”.

È poi iniziato l’esame degli emendamenti, con l’illustrazione da parte di Umberto Marcoli di quelli presentati insieme agli altri consiglieri della minoranza di centro-sinistra.

Di seguito quelli approvati. Nella scheda “5.2 Indirizzi generali relativi ai tributi e le tariffe dei servizi pubblici”, un’integrazione, su un sistema di notifiche digitali automatiche per avvisare i contribuenti in anticipo sulle scadenze dei tributi, riducendo i ritardi nei pagamenti e favorendo una maggiore tempestività nei versamenti (proposta approvata con 22 voti a favore, e un solo contrario).

Integrazione anche per la scheda “Una città rigenerata, ecologica e sostenibile”, a proposito di governo del territorio: “Si propone di integrare la revisione del PUC e del Piano di utilizzo del litorale con un Piano verde urbano dedicato alla creazione e valorizzazione di aree verdi, orti urbani e corridoi ecologici, per migliorare la qualità ambientale e contrastare l’effetto isola di calore, in particolare nelle aree urbane degradate (approvato con 15 sì, 6 no e due astenuti).

Nella stessa scheda, a proposito di qualità della vita e verde in città, è passata la proposta di studiare un Piano ombra, “per incrementare il numero di alberature nelle aree urbane, con particolare attenzione alle zone più densamente popolate e ai percorsi pedonali, per ridurre le temperature urbane, migliorare la qualità dell’aria e creare percorsi ombreggiati” (21 voti a favore, un contrario e un astenuto).

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