Mercoledì, 8 gennaio 2025
Un documento unitario delle organizzazioni sindacali del mondo della scuola della provincia di Oristano – Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams – per dire no alla proposta di cessione alla casa di cura “Madonna del Rimedio” di una porzione del cortile della scuola secondaria di primo grado “Leonardo Alagon”. L’area, della superficie complessiva di 336 metri quadri, ha accesso dalla via Busachi e confina con la proprietà della clinica, che lì realizzerebbe un accesso per le ambulanze, parcheggi e recinzioni, oltre a finanziare attrezzature sportive o informatiche in favore dell’Istituto comprensivo 3-4.
La casa di cura, inoltre, si farebbe carico della demolizione della ex casa del custode dell’istituto scolastico, oggi inagibile. La richiesta era stata avanzata poco più di un anno fa al Comune di Oristano e nelle scorse settimane il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia aveva presentato un’interrogazione urgente, chiedendo al sindaco Massimiliano Sanna e all’esecutivo che cosa intende fare l’amministrazione comunale.
“Le organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams”, si legge nel documento firmato dai segretari Antonello Cossu, Elena Aroffu, Raimondo Pisu, Luciano Cariccia e Gianfranca Frau, “dichiarano fermamente la loro contrarietà alla proposta di cessione di un’area di pertinenza della scuola secondaria di primo grado Leonardo Alagon di Oristano alla adiacente clinica privata Madonna del Rimedio”.
“La cessione dell’area”, evidenziano le sigle sindacali, “contrasta con quella che è la sua naturale vocazione istituzionale, ovvero di spazio a disposizione degli studenti per le attività didattiche, formative e sociali. La scuola è il principale ente attraverso cui viene trasmessa l’istruzione e, di conseguenza, un primo punto d’accesso alla cultura. Ha il compito di affiancare i giovani nella crescita personale, guidandoli nella scoperta della propria identità e preparandoli ad affrontare il mondo estero. Perché possa svolgere al meglio un ruolo di tale importanza è necessario per la struttura scolastica avere spazi e luoghi dedicati, per favorire lo scambio tra pari e favorire nei giovani lo sviluppo di una cultura democratica e inclusiva”.
“Le scriventi organizzazioni sindacali provinciali”, aggiungono Antonello Cossu, Elena Aroffu, Raimondo Pisu, Luciano Cariccia e Gianfranca Frau, “nel rammentare che col dimensionamento della rete scolastica 2024/25 approvato con delibera Ras del 22 dicembre 2023, n. 46/25, in città sono andate perse il 50% delle autonomie scolastiche, con la creazione di soli due comprensivi sovradimensionati, la cui conduzione e organizzazione necessita di attenzioni e risorse pubbliche, ritengono pertanto che agli istituti scolastici debba essere dato e non tolto lo spazio, che è vitale affinché possano compiere al meglio la propria missione sociale. Per tali motivi sosteniamo con forza il parere contrario del Consiglio d’Istituto alla cessione dell’area, come ribadito nei verbali delle riunioni del 24 maggio e del 16 dicembre scorsi”.
“Peraltro”, scrivono ancora Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams, “l’area oggetto della proposta è già interessata a un progetto di riqualificazione complessiva dell’edificio e delle sue pertinenze esterne. Già dal mese di giugno dello scorso anno uno studio di ingegneri sta procedendo con i rilievi preliminari, ai sensi dell’articolo 50, comma 1, lett. B del decreto legislativo 36 del 2023, necessari alla realizzazione del progetto, che prevede l’abbattimento dell’ex casa del custode per realizzare al suo posto un salone in tutta la lunghezza dell’area tra il confine con la proprietà della clinica e il cancello d’ingresso dalla via Busachi. Il progetto è motivato dalla necessità di un locale abbastanza capiente dove svolgere le riunioni degli organi collegiali. A seguito del dimensionamento sopra citato, il Collegio del docenti dell’Istituto, è attualmente composto da circa 300 unità che a oggi non trovano adeguata accoglienza in nessuna struttura del Comprensivo 3-4 di Oristano. Il progetto prevede anche il potenziamento delle tre aule di informatica già attive nella sede, la climatizzazione degli ambienti, l’implementazione dello spazio sportivo vicino alla pista di atletica già esistente e la sistemazione di tutta l’area esterna (zona verde e parcheggi)”.
“Inoltre”, fanno presente le organizzazioni sindacali, “nell’Istituto sono attivi tre corsi a indirizzo musicale, i cui alunni hanno dato vita a due orchestre che riscuotono successo in campo nazionale, vincendo annualmente i premi come migliori scuole a indirizzo musicale: la sala sarà la sede delle prove d’orchestra e dei concerti per tutti gli alunni dell’Istituto, per gli alunni del vicino liceo musicale e per chi, conoscendo il valore altamente formativo ed espressivo della musica, la vuole vivere con la pratica strumentale. Si tratta dunque di una struttura che sarà aperta alle esigenze della città per attività culturali. L’auditorium è necessario per le attività di formazione del personale docente: l’Alagon è sede di Cts provinciale, Centro territoriale di supporto alla disabilità (Centro Victor) e anche Cti provinciale, Centro territoriale per l’inclusione. Annualmente il Centro Victor organizza corsi di formazione per i docenti della provincia, specialmente riguardo i temi della diversa abilità e dell’inclusione. Chi frequenta la sede scolastica sa bene che proprio nell’area adiacente alla clinica Madonna del Rimedio, si realizzano diverse attività inclusive, orti didattici e attività motorie. Lo spazio esterno dell’edificio scolastico è dunque necessario per consentire le attività sportive e ludiche e quotidianamente è il luogo dove gli alunni svolgono la pausa a metà mattina, poiché è l’unica zona ombreggiata non adibita a parcheggio”.
“Riguardo le necessità della clinica Madonna del Rimedio”, concludono Antonello Cossu, Elena Aroffu, Raimondo Pisu, Luciano Cariccia e Gianfranca Frau, “nel tempo si è notata la riduzione dell’area esterna di sua pertinenza per via delle costruzioni che sono state fatte negli anni, la cui progettazione avrebbe dovuto tener conto di eventuali problemi di accessibilità e parcheggio. Si è certi che analizzando con maggior attenzione gli spazi a disposizione e modificandone alcuni, sarà possibile trovare una soluzione adeguata. Rimane difficile da comprendere come degli amministratori cittadini possano dare priorità alle necessità di un ente privato rispetto al benessere dei giovani che frequentano la scuola pubblica, scuola che da anni garantisce un’offerta formativa che si basa sull’inclusione e sull’accoglienza, facendo della sede luogo di affezione e di valore sociale anche per gli ex alunni che partecipano alle attività sociali e musicali. Di questi tempi, date le notizie sulla devianza e sulla perdita di senso che oggi purtroppo viene rilevata nei giovani, gli spazi formativi e di aggregazione dovrebbero essere incentivati da un’amministrazione attenta alle politiche giovanili e che abbia a cuore il futuro dei suoi giovani cittadini. Sulla base di quanto esposto sosteniamo con forza la nostra contrarietà alla cessione dell’area di pertinenza della scuola Alagon di Oristano, visto il pubblico interesse che andrebbe a soddisfare la destinazione già programmata e in linea con la vocazione della stessa Istituzione scolastica”.
Il documento unitario firmato dalle organizzazioni sindacali è stato inviato al sindaco di Oristano Massimiliano Sanna, all’assessore all’Urbanistica Ivano Cuccu, all’assessore alla Pubblica istruzione Luca Faedda, ma anche alla presidente della Regione Alessandra Todde, all’assessora regionale della Pubblica istruzione Ilaria Portas, all’amministratore straordinario della Provincia di Oristano Battista Ghisu, alla Direzione generale dell’Ufficio scolastico regionale e a quella dell’Ufficio scolastico territoriale, alla dirigente dell’Istituto comprensivo 3-4 di Oristano Blanche Marie Rita Sanna e del presidente del Consiglio di Istituto.
In questi decenni non mi ero mai accorto che quella striscetta di immondezzaio fosse così vitale per il bene degli studenti.