Mercoledì, 29 gennaio 2025
“Paolo Pili fra onore, cronaca e storia” è il titolo di una conferenza in programma sabato prossimo, 1° febbraio, a Oristano. Appuntamento alle 9:45 nella sala conferenze dell’Hospitalis Sancti Antoni (ingresso da Via Cagliari).
La prima sessione dell’evento sarà coordinata dal professor Maurizio Casu, docente di Storia e Filosofia. Dopo i saluti istituzionali, prenderà la parola Caterina Pes, presidente della Fondazione Casa Museo Gramsci di Ghilarza, che approfondirà il ruolo di Paolo Pili come politico che ha lasciato un segno nella storia. Successivamente, il Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari e il Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano presenteranno un intervento dal titolo “La vigna in America con Paolo Pili, cooperativismo sardo, promozione e sviluppo”. Questo contributo sarà curato da Ignazio Floris, direttore del Dipartimento; Giuseppe Pulina, prorettore per la Ricerca dell’Università di Sassari; Roberto Furesi, professore di Economia Agraria; e Gianni Maoddi, presidente del Consorzio Pecorino Romano. In seguito, Gianluca Arca, docente di Latino e Greco, si soffermerà su “Storiografia e Parte Politica”.
La seconda sessione sarà coordinata da Michela Poddighe, direttrice dell’Archivio di Stato di Oristano, e vedrà diversi interventi di approfondimento: Carla Ferrante, già direttrice degli Archivi di Stato di Cagliari e Oristano, discuterà de “La verità della parola scritta”.
Antonello Carboni, curatore d’arte, presenterà “Un sogno troppo breve: la Scuola d’Arte applicata di Oristano”.
Antonello Angioni parlerà di “Autonomismo e cooperativismo nel pensiero e nell’azione di Paolo Pili”.
Carlo Delfino Editore concluderà con un intervento dedicato a “Le ragioni della ristampa di Grande cronaca minima storia”.
Questo evento offre un’occasione per riflettere su aspetti storici, culturali e politici legati alla figura di Paolo Pili e al suo lascito.
Paolo Pili. Paolo Pili nacque a Seneghe nel 1891 in una famiglia di proprietari terrieri. Dopo essersi diplomato come Perito Enotecnico alla Scuola Agraria di Cagliari, iniziò la sua carriera politica come leader del movimento dei combattenti nell’Oristanese. Nel 1922 divenne direttore del Partito Sardo d’Azione grazie all’appoggio di Camillo Bellieni, ma si trovò presto coinvolto negli scontri con il nascente fascismo. Nel 1923 condusse trattative con il Partito Nazionale Fascista per una fusione politica, diventando poi segretario federale del partito nella provincia di Cagliari. Durante il suo incarico, cercò di realizzare il programma sardista di riforma agricola e pastorizia, ottenendo risultati significativi come un finanziamento pubblico per infrastrutture e un contratto vantaggioso per l’export del formaggio sardo negli Stati Uniti. Tuttavia, fu rimosso dalla carica nel 1927 e successivamente emarginato dal regime fascista.
Dopo la caduta del fascismo, Pili tentò di riattivarsi politicamente, ma fu ostacolato e arrestato nel 1944. Per difendersi dalle accuse, scrisse Grande cronaca minima storia (1946), in cui offrì la sua versione delle vicende politiche che lo avevano visto protagonista, in particolare sul rapporto con Emilio Lussu e il cosiddetto “sardo-fascismo”. Negli anni successivi, si dedicò alla promozione di cooperative agricole, contribuendo alla creazione di cantine sociali e oleifici in Sardegna. Enologo e accademico italiano della vite e del vino fonda fondò la cantina della vernaccia del Rimedio.
Paolo Pili morì a Oristano nel 1985, lasciando un’eredità complessa ma fondamentale per la storia della Sardegna.