Mercoledì, 12 febbraio 2025
L’Aia Oristano spegne 50 candeline. Fondata nel 1975, la sezione locale dell’Associazione Italiana Arbitri di calcio conta oggi ben 151 associati, tra cui 22 donne.
Per i festeggiamenti bisognerà aspettare ancora qualche mese. L’idea è quella di organizzare una serata celebrativa in primavera, alla fine dei campionati, magari con un torneo di calcio a Sa Rodia con le altre sezioni sarde e non solo.
Il primo presidente dell’Aia Oristano è stato Gesuino Rossi. Poi il timone è passato a Franco Murgia, quindi a Pierpaolo Vargiu, Tore Musinu e Roberto Mulas. Fino ai giorni nostri, con Riccardo Loi.
Attualmente sono due gli arbitri oristanesi in Can D, Stefano Bogo e Matteo Manis. C’è un un assistente arbitrale in Can C, Mario Pinna, e due assistenti in Can D, Flavio Pisu e Francesco Serusi. E poi tre arbitri in Can 5: Francesco Cozzolino, Andrea Dessì ed Emanuele Mele.
Tra gli osservatori arbitrali, invece, si distingue Mauro Gabbrielli, in Con Professionisti. Lo scorso anno ha esordito in Serie B e pochi mesi fa si è visto assegnare il premio intitolato alla memoria di Antonello Nichiri, dirigente arbitrale che ha scritto pagine importanti della storia dell’Aia locale.
Quella di Oristano è una sezione in crescita, la terza con più associati in Sardegna, dopo Cagliari e Sassari. Aiuta anche l’opzione del doppio tesseramento arbitro-calciatore, fino ai 19 anni di età: una possibilità colta da 12 tesserati.
Gli arbitri oristanesi si allenano in gruppo due volte a settimana. Sono in programma due sedute il martedì e altrettante il giovedì, alle 15 e alle 19, tra il campo Coni e il centro sportivo federale “Tino Carta”.
Il prossimo corso per diventare arbitro di calcio si terrà in autunno.