giovedì, 6 Marzo, 2025

L’8 marzo a scuola di parità di genere con un convegno e uno spettacolo teatrale

La mattina appuntamento all'auditorium dell'Istituto Mossa, alle 19 al Garau

Mercoledì, 5 marzo 2025

A Oristano, sabato prossimo, 8 marzo, due appuntamenti in occasione della giornata internazionale dei diritti delle donne. Alle 9, l’auditorium dell’Istituto Tecnico Lorenzo Mossa si svolgerà un evento di sensibilizzazione sulla parità di genere e il contrasto a ogni forma di discriminazione e violenza. 

“Essere è Potere – Rompiamo le Barriere, Costruiamo il Futuro” è il titolo dell’iniziativa promossa dall’Assessorato ai Servizi sociali e pari opportunità del Comune di Oristano con la collaborazione del personale e degli alunni degli Istituti Othoca, Benedetto Croce, Don Deodato Meloni e Lorenzo Mossa e dei licei De Castro, Carlo Contini e Mariano IV.

Alle 19, invece, al teatro Garau spazio allo spettacolo “I monologhi della vagina”, portato in scena dalla compagnia “Il Teatro delle Gocce”. L’organizzazione dell’iniziativa è promossa dal Centro antiviolenza Donna Eleonora con l’Associazione Prospettiva Donna, in ottemperanza al mandato di sensibilizzazione e formazione sulle tematiche femminili e della violenza di genere conferito dalla Regione, con il patrocinio del Plus del Distretto di Oristano e del Comune di Oristano. L’ingresso a teatro sarà gratuito.

“Essere è Potere – Rompiamo le Barriere, Costruiamo il Futuro”

La manifestazione “Essere è Potere – Rompiamo le Barriere, Costruiamo il Futuro”, in programma la mattina al Mossa coinvolgerà le classi delle scuole medie di secondo grado di tutti gli istituti cittadini e mira a trasformare i giovani in protagonisti attivi del cambiamento culturale, fornendo loro strumenti di consapevolezza e partecipazione. I giovani hanno un ruolo fondamentale in questo percorso educativo, rappresentando il contesto ideale per un confronto costruttivo e una formazione mirata. Il progetto, che nasce da uno studio di Antonella Casula in collaborazione con l’avvocato Giulia Leardi dello studio Lexellent di Milano, si propone come un’iniziativa che vuole coniugare competenze professionali e attenzione sociale, offrendo un approccio innovativo e concreto alla tematica della parità di genere.

“La parità di genere non è solo un principio, ma un impegno concreto per costruire una società più giusta e inclusiva”, osserva il sindaco Massimiliano Sanna. “Per questo abbiamo voluto creare un percorso formativo che coinvolgesse direttamente le nuove generazioni, rendendole parte di una riflessione collettiva e di un cambiamento reale”. 

“Abbattere le barriere”, aggiunge l’assessora ai Servizi sociali Carmen Murru, “significa riconoscere e valorizzare le differenze, promuovendo un contesto in cui ciascuno possa esprimere il proprio potenziale senza ostacoli culturali o sociali. Solo attraverso il dialogo e l’educazione possiamo costruire un futuro equo ed inclusivo per tutti a prescindere dal genere”.

Il programma della giornata prevede una serie di interventi su argomenti fondamentali, tra cui la discriminazione, il gender gap nelle Stem, il ruolo dei social media nella comunicazione e l’importanza dell’autostima per il contrasto al bullismo e cyberbullismo.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Sanna e dell’assessora Murru, interverrà la consigliera di parità della Provincia di Oristano Martina Dell’Oro. A seguire: Giulia Leardi, avvocato e partner dello Studio Legale Lexellent e coordinatrice dell’evento, guiderà un confronto interattivo con gli studenti per analizzare il concetto di discriminazione e il suo impatto; Marco Madeddu, amministratore delegato di Imcd Italia, discuterà della leadership in azienda, del condizionamento economico e della necessità di inclusione femminile nelle discipline Stem; Danilo Contu, content creator, approfondirà il ruolo dei social media e il timore di esprimersi online, stimolando una riflessione tra i giovani partecipanti; Cristina Cannas, vice-referente regionale per le Marchee Gens Nova, parlerà di autostima, bullismo, cyberbullismo e del ruolo dell’educazione genitoriale nella prevenzione.

L’evento si concluderà con la consegna della certificazione PdR 125:2022 alla società Imcd Italia e degli attestati di partecipazione agli studenti da parte di Pierpaolo Arca, direttore generale Aenor Italia.

Dai propri stand informativi, polizia e carabinieri offriranno approfondimenti sui temi della sicurezza e della prevenzione della violenza di genere. Un percorso espositivo con le fotografie di Emanuela Fa accompagnerà il pubblico attraverso riflessioni visive sulla violenza.

Lo spettacolo teatrale “I monologhi della vagina”

Alle 19 al teatro Garau andrà in scena “I monologhi della vagina”. Diverse artiste interpreteranno una carrellata di monologhi tratti dall’omonima opera scritta da Eve Ensler nel 1996 e basata sulle interviste condotte dall’autrice a oltre 200 donne.

“Ensler”, si legge in una nota firmata dalla responsabile del Centro antiviolenza Donna Eleonora, Francesca Marras, “conscia di vivere in una società spesso violenta contro le donne, ritenendo che l’emancipazione delle donne sia profondamente connessa alla loro sessualità e a un vissuto quotidiano e mondiale di abusi, ha deciso di portare avanti un’indagine scomoda e a tratti irriverente sui temi spesso taciuti, nascosti e scomodi, dando voce a una parte del corpo femminile, la vagina, che è stata, e tutt’oggi ancora spesso è, un enorme tabù. Attraverso le sue interviste Ensler ha raccontato le donne, dando voce ai loro pensieri sul sesso, sulle relazioni, e sulla violenza spesso subìta”. 

“L’opera originale ha riscosso un enorme successo mondiale, tanto che, a partire dal 1998, il suo significato si ampliò, divenendo un movimento di sensibilizzazione e lotta contro la violenza sulle donne denominato V-Day, impegnato nella sensibilizzazione su temi come stupro, incesto, mutilazione genitale, molestia sessuale, violenza domestica e maltrattamento contro le donne. Ancora oggi”, va avanti Marras, “usare termini espliciti come ‘vagina’, o utilizzare grafiche che ne riproducano più o meno esplicitamente le sue fattezze, è ancor troppo spesso considerato un tabù, quasi come fosse un’espressione linguistica o grafica scomoda o volgare”.  

Lo spettacolo “I monologhi della vagina” ha lo scopo di “accompagnare lo spettatore verso la riflessione individuale e collettiva, al fine di riconoscere quanto le parole e le immagini esplicite legate alla sessualità femminile, ancora oggi tendono a essere considerate fastidiose, o a esser menzionate usando epiteti e vezzeggiativi alternativi per nominare gli organi genitali, rischiando così di ‘dis-educare’ bambini/e, ragazzi/e e persone adulte, creando un alone di vergogna rispetto a determinate tematiche, sino ad arrivare a vivere il senso di colpa nei confronti della propria sessualità, o delle violenze subite, o a ingenerare letture stereotipate verso i temi sessuali, sociali e relazionali. Conoscere e riconoscere i limiti dei luoghi comuni che ci sono dietro questi temi, permette di abbattere i muri del silenzio in cui si annidano e prendono forza le discriminazioni e la violenza contro le donne”. 

“La scelta di patrocinare e di offrire gratuitamente questo spettacolo teatrale”, aggiunge la responsabile del Centro antiviolenza Donna Eleonora, “si coniuga nel mandato che tutti gli enti e le associazioni coinvolte condividono, ovvero coinvolgere quante più persone dentro un processo educativo collettivo. I monologhi della vagina lo fanno utilizzando la potenza teatrale che, attraverso una ‘pungente’ ironia, sottendono ed esplicano ciò che spesso è stato imposto alle donne di tacere. Per prevenire ogni forma di discriminazione e violenza, riteniamo sia necessario dare il giusto nome alle cose e questo spettacolo teatrale lo fa sradicando le inibizioni sociali e parlando apertamente e senza ‘doppi sensi’ di quanto ancora oggi il corpo delle donne subisca l’attacco, il possesso e il limite delle convenzioni sociali che richiamano e ancora tentano di confinare la donna dentro retaggi e dettami culturali limitanti”.

“La compagnia teatrale ci offrirà uno spettacolo ironico, irriverente, divertente e di estrema attualità. Alla fine dello spettacolo”, conclude Marras, “il Centro antiviolenza Donna Eleonora si rende disponibile ad aprire un dibattito con il pubblico presente. Qualora aveste piacere di partecipare, vi chiediamo di prenotare i biglietti gratuiti chiamando il numero 340 274 4307, dalle ore 16 alle ore 20, entro e non oltre il 6 marzo”. 

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