Sabato, 15 marzo 2025
Un defibrillatore sarà collocato di fronte all’ospedale di Oristano in memoria di Corrado Fenu, ex presidente dell’Ordine provinciale degli agronomi, scomparso nel giugno 2023 a causa di un malore improvviso all’ingresso dell’ospedale San Martino. L’iniziativa, promossa dall’associazione di volontariato Vida e guidata dalla presidente Yaima Gonzalez, è intitolata “Un Cuore per la Vita” ed è stata presentata ieri pomeriggio nella sala conferenze dell’Hospitalis Sancti Antoni di Oristano.
Il progetto, patrocinato dal Comune di Oristano – Assessorato alle Politiche Sociali e sostenuto dal contributo del Punto Conad di Oristano, ha l’obiettivo di rafforzare la rete di defibrillatori sul territorio comunale e garantire una copertura capillare in tutte le zone della città.
“Abbiamo sostenuto con convinzione questo progetto”, ha affermato l’assessora comunale ai Servizi Sociali, Carmen Murru, aprendo l’incontro. “Come Comune, abbiamo già iniziato a posizionare defibrillatori in punti strategici e, con l’aiuto dell’associazione, proseguiremo in questa direzione, affinché il progetto possa essere utile a tutta la popolazione”. L’assessora Murru ha inoltre assicurato la “massima disponibilità verso l’associazione e tutte le realtà che desiderano collaborare a progetti che possano offrire un servizio alla città di Oristano, dove il Comune da solo non riuscirebbe ad arrivare”.
L’associazione Vida, che opera quotidianamente nel campo del soccorso, del trasporto e della cooperazione internazionale, promuove corsi di primo soccorso e rianimazione cardiopolmonare, coinvolgendo cittadini di tutte le età, con l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza di un intervento tempestivo in situazioni di emergenza.
“Corrado Fenu ci ha ispirato a dar vita a questo progetto, e intendiamo continuare coinvolgendo scuole, aziende ed enti pubblici”, ha dichiarato Gianluigi Matta dell’Associazione Vida. “La Legge 116 stabilisce che la densità ottimale dei defibrillatori non debba essere inferiore a 2 dispositivi per chilometro quadrato. Ciò significa che, sebbene ci possano essere molti defibrillatori nelle città, potrebbe esserci una carenza di persone in grado di usarli. E sappiamo tutti che, in situazioni d’emergenza, ogni secondo conta”.
Durante l’iniziativa, i partecipanti hanno potuto assistere a dimostrazioni pratiche gratuite sulle manovre di primo soccorso, curate dall’istruttrice Stefania Melis di Re-Heart Sardegna. Le simulazioni hanno riguardato la rianimazione cardiopolmonare (RCP), l’uso del defibrillatore (DAE) e le tecniche di disostruzione delle vie aeree, con particolare attenzione alla prevenzione pediatrica.


“Vi invitiamo a unirvi a noi per salvare vite, partecipando ai corsi che organizzeremo e sostenendo il progetto, anche grazie a Conad e al progetto Sosteniamo le Passioni”, ha concluso Gianluigi Matta. “E un grazie speciale a Corrado, per averci ispirato”.
